1970 ca ALESSANDRIA Biglietto Livio PIVANO con appunti Leo VALIANI *Autografo

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C-125537
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DATA: 1970 ca

LUOGO: ALESSANDRIA

TITOLO: BIGLIETTO DA VISITA DI LIVIO PIVANO - APPUNTI LEO VALIANI
Autografo


DESCRIZIONE: Biglietto da visita con messaggio autografo del noto industriale antifascista Livio Pivano, con appunti di mano del giornalista e padre della Resistenza Leo Valiani, cui il biglietto era indirizzato.

FORMATO: cm 11 x 6

CONDIZIONI: buone

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA: Nato a Valenza Po (Alessandria) il 3 giugno 1894. deceduto ad Alessandria nel marzo del 1976, industriale e pubblicista.
Combattente nella guerra 1915-18, Pivano, che era stato ferito e decorato, fondò ad Alessandria l'Associazione combattenti e, nel 1924, fu eletto deputato nella Lista nazionale (dominata dai fascisti). Dopo il delitto Matteotti, Pivano, con il piccolo gruppo dei "combattenti", si schierò con l'opposizione. L'11 dicembre 1924, in un discorso a Montecitorio, attaccò apertamente il governo di Mussolini; ciò gli valse, negli anni del regime, le persecuzioni dei fascisti. Arrestato anche durante il Governo Badoglio, per aver capeggiato dopo il 25 luglio una manifestazione antifascista, dopo l'armistizio, Pivano fu, con Martorelli e altri democratici, tra gli organizzatori della Resistenza in Piemonte. Arrestato nel novembre 1943 e rilasciato dopo sei mesi di carcere, riprese la collaborazione col CLN regionale piemontese e si diede all'organizzazione di formazioni partigiane nell'Alessandrino. Di nuovo arrestato il 28 febbraio 1945 a Valenza, il coraggioso "azionista", riuscì a fuggire e a raggiungere Torino. Nelle giornate della Liberazione, quando il CLN lo nominò prefetto di Alessandria, fu lui a trattare la resa dei tedeschi nel capoluogo di provincia e a Valenza. Sostituito in Prefettura, nell'ottobre 1945, da Carlo Galante Garrone, nel dopoguerra, Livio Pivano, che fu membro della Consulta nazionale, è stato anche presidente del "Comitato per la storia del Risorgimento italiano" ad Alessandria. Ha svolto pure una feconda attività pubblicistica su quotidiani e riviste ed ha pubblicato numerosi libri.

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DATA: 1970 ca

LUOGO: ALESSANDRIA

TITOLO: BIGLIETTO DA VISITA DI LIVIO PIVANO - APPUNTI LEO VALIANI
Autografo


DESCRIZIONE: Biglietto da visita con messaggio autografo del noto industriale antifascista Livio Pivano, con appunti di mano del giornalista e padre della Resistenza Leo Valiani, cui il biglietto era indirizzato.

FORMATO: cm 11 x 6

CONDIZIONI: buone

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA: Nato a Valenza Po (Alessandria) il 3 giugno 1894. deceduto ad Alessandria nel marzo del 1976, industriale e pubblicista.
Combattente nella guerra 1915-18, Pivano, che era stato ferito e decorato, fondò ad Alessandria l'Associazione combattenti e, nel 1924, fu eletto deputato nella Lista nazionale (dominata dai fascisti). Dopo il delitto Matteotti, Pivano, con il piccolo gruppo dei "combattenti", si schierò con l'opposizione. L'11 dicembre 1924, in un discorso a Montecitorio, attaccò apertamente il governo di Mussolini; ciò gli valse, negli anni del regime, le persecuzioni dei fascisti. Arrestato anche durante il Governo Badoglio, per aver capeggiato dopo il 25 luglio una manifestazione antifascista, dopo l'armistizio, Pivano fu, con Martorelli e altri democratici, tra gli organizzatori della Resistenza in Piemonte. Arrestato nel novembre 1943 e rilasciato dopo sei mesi di carcere, riprese la collaborazione col CLN regionale piemontese e si diede all'organizzazione di formazioni partigiane nell'Alessandrino. Di nuovo arrestato il 28 febbraio 1945 a Valenza, il coraggioso "azionista", riuscì a fuggire e a raggiungere Torino. Nelle giornate della Liberazione, quando il CLN lo nominò prefetto di Alessandria, fu lui a trattare la resa dei tedeschi nel capoluogo di provincia e a Valenza. Sostituito in Prefettura, nell'ottobre 1945, da Carlo Galante Garrone, nel dopoguerra, Livio Pivano, che fu membro della Consulta nazionale, è stato anche presidente del "Comitato per la storia del Risorgimento italiano" ad Alessandria. Ha svolto pure una feconda attività pubblicistica su quotidiani e riviste ed ha pubblicato numerosi libri.