Diomira Jacobini anni '20 - Immagine illustrata

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Illustrazione d'epoca raffigurante l'attrice in abiti di scena.

Edizione a cura del Consorzio Cinematografico Direttori Italiani Associati.

Cartolina pubblicitaria FP, non viaggiata, edita in occasione dell'uscita del film "La casa degli scapoli".

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nota biografica: sorella minore della più celebre Maria, appartenente ad una antica e nobile famiglia romana, entra nel campo del cinema giovanissima intorno al 1915, facendo parte dapprima della casa di produzione Celio, poi della Cines, quindi della Tiber e infine della Fert. È partner di Alberto Collo in parecchi film e, per un decennio circa, interpreta numerose pellicole mute, fra cui Ananke (1915) di Nino Oxilia, La rosa di Granata (1916) di Emilio Ghione, Demonietto (1917), Le avventure di Doloretta (1919) e Addio, Musetto (1921), tutti diretti da Righelli; quindi La rosa di Fortunio (1922) di Luciano Doria, Jolly (1923) di Camerini, che la dirige anche in La casa dei pulcini (1924), poi Maciste e il nipote d'America (1924) di Eleuterio Ridolfi e, girato in Danimarca per la regia di A.W. Sandberg, Revolutionsbryllup (Nozze sotto il sole, 1927). Con l'avvento del sonoro rallenta notevolmente la sua attività cinematografica e si ritira definitivamente dal set per stare accanto al marito Luciano Ghezzi.

Filmografia: 1932: L'ultima avventura di M. Camerini; 1933: Cento di questi giorni di A. Camerini; 1935: Quando eravamo muti di R. Cassano.

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Illustrazione d'epoca raffigurante l'attrice in abiti di scena.

Edizione a cura del Consorzio Cinematografico Direttori Italiani Associati.

Cartolina pubblicitaria FP, non viaggiata, edita in occasione dell'uscita del film "La casa degli scapoli".

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nota biografica: sorella minore della più celebre Maria, appartenente ad una antica e nobile famiglia romana, entra nel campo del cinema giovanissima intorno al 1915, facendo parte dapprima della casa di produzione Celio, poi della Cines, quindi della Tiber e infine della Fert. È partner di Alberto Collo in parecchi film e, per un decennio circa, interpreta numerose pellicole mute, fra cui Ananke (1915) di Nino Oxilia, La rosa di Granata (1916) di Emilio Ghione, Demonietto (1917), Le avventure di Doloretta (1919) e Addio, Musetto (1921), tutti diretti da Righelli; quindi La rosa di Fortunio (1922) di Luciano Doria, Jolly (1923) di Camerini, che la dirige anche in La casa dei pulcini (1924), poi Maciste e il nipote d'America (1924) di Eleuterio Ridolfi e, girato in Danimarca per la regia di A.W. Sandberg, Revolutionsbryllup (Nozze sotto il sole, 1927). Con l'avvento del sonoro rallenta notevolmente la sua attività cinematografica e si ritira definitivamente dal set per stare accanto al marito Luciano Ghezzi.

Filmografia: 1932: L'ultima avventura di M. Camerini; 1933: Cento di questi giorni di A. Camerini; 1935: Quando eravamo muti di R. Cassano.