1967 Gaetano Falzone LUIGI MERCANTINI ricerche SAGGIO

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1967

GAETANO FALZONE
LUIGI MERCANTINI - SPUNTI E RICERCHE


Il volume, edito nella collana 'Storia del Risorgimento Italiano', è la ristampa aggiornata degli articoli dedicati da Gaetano Falzone alla figura del poeta patriottico Luigi Mercantini (autore della 'Spigolatrice di Sapri').

Ed. Patron - Bologna.

In buone condizioni
52 pagine

Libro d'epoca, originale, autentico.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
LUIGI MERCANTINI (Ripatransone, 19 settembre 1821 Palermo, 17 novembre 1872), patriota, nel 1849 partecipa alla difesa di Ancona assaltata dagli austriaci, e dopo la presa della città va in esilio nelle isole ioniche di Corfù e Zante. Là conosce altri noti esuli come Daniele Manin, Niccolò Tommaseo e Gabriele Pepe.
Rientra in Italia nel 1852. Si stabilisce a Torino dove fa parte degli ambienti patriottici piemontesi. Nel 1858 fa la conoscenza di Giuseppe Garibaldi, ed è Garibaldi stesso che lo invita a comporre un inno. Nasce così la Canzone Italiana, musicata da Alessio Olivieri, assai più nota come Inno di Garibaldi (Si scopron le tombe, si levano i morti…).
Nel 1865 è nominato docente di Letteratura italiana presso l'Università di Palermo. A Palermo fonda il giornale 'La Luce' e continua a scrivere versi; nel capoluogo siciliano muore il 17 novembre 1872.
Sebbene considerato un poeta minore nella letteratura italiana, Luigi Mercantini è da annoverare tra i più conosciuti rappresentanti della poesia lirica di ispirazione patriottica.

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GAETANO FALZONE
LUIGI MERCANTINI - SPUNTI E RICERCHE


Il volume, edito nella collana 'Storia del Risorgimento Italiano', è la ristampa aggiornata degli articoli dedicati da Gaetano Falzone alla figura del poeta patriottico Luigi Mercantini (autore della 'Spigolatrice di Sapri').

Ed. Patron - Bologna.

In buone condizioni
52 pagine

Libro d'epoca, originale, autentico.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
LUIGI MERCANTINI (Ripatransone, 19 settembre 1821 Palermo, 17 novembre 1872), patriota, nel 1849 partecipa alla difesa di Ancona assaltata dagli austriaci, e dopo la presa della città va in esilio nelle isole ioniche di Corfù e Zante. Là conosce altri noti esuli come Daniele Manin, Niccolò Tommaseo e Gabriele Pepe.
Rientra in Italia nel 1852. Si stabilisce a Torino dove fa parte degli ambienti patriottici piemontesi. Nel 1858 fa la conoscenza di Giuseppe Garibaldi, ed è Garibaldi stesso che lo invita a comporre un inno. Nasce così la Canzone Italiana, musicata da Alessio Olivieri, assai più nota come Inno di Garibaldi (Si scopron le tombe, si levano i morti…).
Nel 1865 è nominato docente di Letteratura italiana presso l'Università di Palermo. A Palermo fonda il giornale 'La Luce' e continua a scrivere versi; nel capoluogo siciliano muore il 17 novembre 1872.
Sebbene considerato un poeta minore nella letteratura italiana, Luigi Mercantini è da annoverare tra i più conosciuti rappresentanti della poesia lirica di ispirazione patriottica.