1949 Vita di SALVATORE GIULIANO - Re di Montelepre - ill.Tacconi

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1949 (?)
VITA INTIMA DI SALVATORE GIULIANO, IL RE DI MONTELEPRE

Libretto non datato ma certamente postbellico e, in ogni caso, edito quando Giuliano era ancora in vita.
L'editore (Cremona Nuova) esordisce con una cauta premessa:
"... questo fascicolo é la vita del giovane criminale, con le sue debolezze, i suoi sogni, con la sua malata fantasia che lo ha portato al delitto. Il pubblico vuole essere appagato... Salvatore Giuliano, non lo si può ignorare, pur se da ognuno deve essere bel lontana l'idea di esaltarne la figura, che é e rimane indiscutibilmente quella di un fuorilegge...".
Di diverso spessore, invece, il contenuto che ricama, con ampi tratti romanzati, le relazioni di Giuliano con l'altro sesso.
Chiosa finale (forse l'autore non ha letto la premessa dell'editore o viceversa):
"... Turiddu Giuliano é ancora nelle grotte di Montelepre. La polizia e i carabinieri sono lanciati alla sua cattura. Forse presto si scatenerà la battaglia decisiva contro il banditismo siciliano con mezzi adeguati - non più i poveri fucili mod. 91... ma qualcosa che possa finalmente stare al paio con le armi automatiche dei banditi... E se un giorno sarà catturato, molte saranno le lacrime che scenderanno da occhi femminili in Sicilia e fuori dalla Sicilia. E le sue ammiratrici, malate di torbida passione... saranno sempre pronte a giustificarlo, a sostenerne l'innocenza..."

Copertina e disegni all'interno di Ferdinando Tacconi

Libretto d'epoca, originale, autentico.

 

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1949 (?)
VITA INTIMA DI SALVATORE GIULIANO, IL RE DI MONTELEPRE

Libretto non datato ma certamente postbellico e, in ogni caso, edito quando Giuliano era ancora in vita.
L'editore (Cremona Nuova) esordisce con una cauta premessa:
"... questo fascicolo é la vita del giovane criminale, con le sue debolezze, i suoi sogni, con la sua malata fantasia che lo ha portato al delitto. Il pubblico vuole essere appagato... Salvatore Giuliano, non lo si può ignorare, pur se da ognuno deve essere bel lontana l'idea di esaltarne la figura, che é e rimane indiscutibilmente quella di un fuorilegge...".
Di diverso spessore, invece, il contenuto che ricama, con ampi tratti romanzati, le relazioni di Giuliano con l'altro sesso.
Chiosa finale (forse l'autore non ha letto la premessa dell'editore o viceversa):
"... Turiddu Giuliano é ancora nelle grotte di Montelepre. La polizia e i carabinieri sono lanciati alla sua cattura. Forse presto si scatenerà la battaglia decisiva contro il banditismo siciliano con mezzi adeguati - non più i poveri fucili mod. 91... ma qualcosa che possa finalmente stare al paio con le armi automatiche dei banditi... E se un giorno sarà catturato, molte saranno le lacrime che scenderanno da occhi femminili in Sicilia e fuori dalla Sicilia. E le sue ammiratrici, malate di torbida passione... saranno sempre pronte a giustificarlo, a sostenerne l'innocenza..."

Copertina e disegni all'interno di Ferdinando Tacconi

Libretto d'epoca, originale, autentico.