1942 WW2 Winter Campaign *Schlacht von Stalingrad PHOTO

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WW2 - November 1942
Battle of Stalingrad - Winter Campaign

Photo shows some German troops (probably belonging to the IV Panzerarmee) during the battle of Stalingrad.
Seen in post-war history as a pivotal strategic period of war that began the Second Period of the Great Patriotic War (19 November 1942-31 December 1943), these operations opened the Winter Campaign of 1942-1943 (19 November 1942-3 March 1943), which involved some 15 Armies operating on several fronts.

Fotografia d'epoca raffigurante alcune truppe tedesche (probabilmente appartenenti alla IV Panzerarmee) in zona d'operazioni all'inizio della seconda fase della Battaglia di Stalingrado. Come noto, infatti, il 19 novembre Paulus, apparentemente a pochi passi dalla vittoria, riceveva la stupefacente comunicazione proveniente dal comando del gruppo di Armate di interrompere tutte le azioni offensive a Stalingrado e di disimpegnare forze mobili da impiegare a ovest verso il Don. Era cominciata l'operazione Urano.

Fotografia edita a cura de "La Voce d'Italia"
(l'immagine non reca timbro datario, ma risale al novembre del 1942)

Vera fotografia d'epoca, originale e autentica.
L'immagine è stampata su cartoncino e reca un'originale nota di propaganda al margine inferiore: "I Sovietici nella loro fuga si preoccupano soltanto di salvare la vita ed abbandonano disordinatamente automezzi, armi, etc." (cosi' come da scansione).

In buone condizioni.

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Note: Con il termine battaglia di Stalingrado (in russo: ñòàëèíãðàäñêàÿ áèòâà, traslitterato: Stalingradskaja bitva, in tedesco Schlacht von Stalingrad) si intendono i duri combattimenti svoltisi durante la seconda guerra mondiale che, tra l'estate del 1942 ed il 2 febbraio 1943, opposero i soldati dell'Armata Rossa alle forze tedesche, italiane, rumene ed ungheresi per il controllo della regione strategica tra il Don e il Volga e dell'importante centro politico ed economico di Stalingrado (oggi Volgograd), sul fronte orientale. La battaglia, iniziata nella torrida estate 1942 con l'avanzata delle truppe dell'Asse fino al Don e al Volga, ebbe termine nell'inverno 1943, dopo una serie di fasi drammatiche e sanguinose, con l'annientamento della 6ª Armata tedesca rimasta circondata a Stalingrado e con la distruzione di gran parte delle altre forze germaniche e dell'Asse impegnate sul fronte orientale.
Questa lunga e gigantesca battaglia segnò la prima grande sconfitta politico-militare della Germania nazista e dei suoi alleati e satelliti, nonché l'inizio dell'avanzata sovietica verso ovest che sarebbe terminata due anni dopo con la conquista del palazzo del Reichstag e la morte di Hitler.

L'11 novembre Paulus, seguendo gli incitamenti del Führer e sperando di sfruttare le difficoltà di rifornimento dei sovietici, sferrava la sua ultima offensiva generale con l'impiego di tutte le sue truppe più fresche e con lo scopo di schiacciare le ultime teste di ponte e ributtare nel fiume i resti della 62ª Armata. Per un momento l'attacco sembrò avere successo: i tedeschi si spinsero nel cuore delle residue difese sovietiche al centro, frantumarono la divisione di Ljudnikov, conquistarono una parte della fabbrica Krasnij Oktiabr e raggiunsero per la terza volta le rive del Volga, provocando una ultima crisi nel comando sovietico. Ma, nei giorni seguenti, anche quest'ultima offensiva si esaurì di fronte a nuove gravi perdite, a feroci contrattacchi dei resti della divisione di Ljudnikov e all'inesauribile capacità di resistenza degli ultimi capisaldi russi. I tentativi di Paulus continuarono ancora per alcuni giorni; il 19 novembre 1942 la 62ª Armata di Èuikov era ormai confinata in tre teste di ponte separate. A nord della fabbrica di trattori quella al comando del colonnello Gorokhov, al centro la piccola sacca di Ljudnikov e a sud il grosso delle truppe di Èujkov a est della Mamaev Kurgan con i resti delle divisioni di Rodmicev, Batjuk, Gurtev e Gorisnij; la profondità massima di terreno occupato dai sovietici era di un chilometro e mezzo e in alcuni punti si riduceva a poche centinaia di metri.

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WW2 - November 1942
Battle of Stalingrad - Winter Campaign

Photo shows some German troops (probably belonging to the IV Panzerarmee) during the battle of Stalingrad.
Seen in post-war history as a pivotal strategic period of war that began the Second Period of the Great Patriotic War (19 November 1942-31 December 1943), these operations opened the Winter Campaign of 1942-1943 (19 November 1942-3 March 1943), which involved some 15 Armies operating on several fronts.

Fotografia d'epoca raffigurante alcune truppe tedesche (probabilmente appartenenti alla IV Panzerarmee) in zona d'operazioni all'inizio della seconda fase della Battaglia di Stalingrado. Come noto, infatti, il 19 novembre Paulus, apparentemente a pochi passi dalla vittoria, riceveva la stupefacente comunicazione proveniente dal comando del gruppo di Armate di interrompere tutte le azioni offensive a Stalingrado e di disimpegnare forze mobili da impiegare a ovest verso il Don. Era cominciata l'operazione Urano.

Fotografia edita a cura de "La Voce d'Italia"
(l'immagine non reca timbro datario, ma risale al novembre del 1942)

Vera fotografia d'epoca, originale e autentica.
L'immagine è stampata su cartoncino e reca un'originale nota di propaganda al margine inferiore: "I Sovietici nella loro fuga si preoccupano soltanto di salvare la vita ed abbandonano disordinatamente automezzi, armi, etc." (cosi' come da scansione).

In buone condizioni.

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Note: Con il termine battaglia di Stalingrado (in russo: ñòàëèíãðàäñêàÿ áèòâà, traslitterato: Stalingradskaja bitva, in tedesco Schlacht von Stalingrad) si intendono i duri combattimenti svoltisi durante la seconda guerra mondiale che, tra l'estate del 1942 ed il 2 febbraio 1943, opposero i soldati dell'Armata Rossa alle forze tedesche, italiane, rumene ed ungheresi per il controllo della regione strategica tra il Don e il Volga e dell'importante centro politico ed economico di Stalingrado (oggi Volgograd), sul fronte orientale. La battaglia, iniziata nella torrida estate 1942 con l'avanzata delle truppe dell'Asse fino al Don e al Volga, ebbe termine nell'inverno 1943, dopo una serie di fasi drammatiche e sanguinose, con l'annientamento della 6ª Armata tedesca rimasta circondata a Stalingrado e con la distruzione di gran parte delle altre forze germaniche e dell'Asse impegnate sul fronte orientale.
Questa lunga e gigantesca battaglia segnò la prima grande sconfitta politico-militare della Germania nazista e dei suoi alleati e satelliti, nonché l'inizio dell'avanzata sovietica verso ovest che sarebbe terminata due anni dopo con la conquista del palazzo del Reichstag e la morte di Hitler.

L'11 novembre Paulus, seguendo gli incitamenti del Führer e sperando di sfruttare le difficoltà di rifornimento dei sovietici, sferrava la sua ultima offensiva generale con l'impiego di tutte le sue truppe più fresche e con lo scopo di schiacciare le ultime teste di ponte e ributtare nel fiume i resti della 62ª Armata. Per un momento l'attacco sembrò avere successo: i tedeschi si spinsero nel cuore delle residue difese sovietiche al centro, frantumarono la divisione di Ljudnikov, conquistarono una parte della fabbrica Krasnij Oktiabr e raggiunsero per la terza volta le rive del Volga, provocando una ultima crisi nel comando sovietico. Ma, nei giorni seguenti, anche quest'ultima offensiva si esaurì di fronte a nuove gravi perdite, a feroci contrattacchi dei resti della divisione di Ljudnikov e all'inesauribile capacità di resistenza degli ultimi capisaldi russi. I tentativi di Paulus continuarono ancora per alcuni giorni; il 19 novembre 1942 la 62ª Armata di Èuikov era ormai confinata in tre teste di ponte separate. A nord della fabbrica di trattori quella al comando del colonnello Gorokhov, al centro la piccola sacca di Ljudnikov e a sud il grosso delle truppe di Èujkov a est della Mamaev Kurgan con i resti delle divisioni di Rodmicev, Batjuk, Gurtev e Gorisnij; la profondità massima di terreno occupato dai sovietici era di un chilometro e mezzo e in alcuni punti si riduceva a poche centinaia di metri.