1941 VEZIO VARENNA (CO) Paolo BUZZI ricorda l'amato povero Papà *AUTOGRAFO

SKU:
C-029602
€80,00
Current Stock:
Adding to cart… The item has been added
14 aprile 1941
CASTELLO DI VEZIO / VARENNA (CO)

PAOLO BUZZI PER L'ONOMASTICO DI UN AMICO
Autografo

Cartolina autografa inviata dallo scrittore futurista Paolo Buzzi a un amico omonimo dell'amato padre Angelo, residente a Bologna di Perledo, nel giorno della Pasquetta:
"...Carissimo. Ricambio da quassù i migliori voti pel tuo onomastico a me caro anche perché coincide con quello del mio amato povero Papà...".

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FG, NV.

NOTA BIOGRAFICA
Paolo Buzzi (Milano 1874-1956) poeta, scrittore, drammaturgo, storiografo e giornalista. Conseguita la laurea in giurisprudenza, intraprese la carriera amministrativa e ricoprì la carica di Segretario generale della Provincia di Milano. Esordì con una poetica legata al classicismo carducciano e leopardiano, ma dopo questa prima esperienza, entrò nell'orbita futurista divenendone una delle personalità tra le più rappresentative. Nel 1905 vinse il concorso bandito sul primo numero della rivista ``Poesia'' di Marinetti e Sem Benelli; nello stesso anno pubblicò il romanzo L'esilio. Fu poi con Filippo Tommaso Marinetti tra i fondatori del Futurismo.

CONTACT US

14 aprile 1941
CASTELLO DI VEZIO / VARENNA (CO)

PAOLO BUZZI PER L'ONOMASTICO DI UN AMICO
Autografo

Cartolina autografa inviata dallo scrittore futurista Paolo Buzzi a un amico omonimo dell'amato padre Angelo, residente a Bologna di Perledo, nel giorno della Pasquetta:
"...Carissimo. Ricambio da quassù i migliori voti pel tuo onomastico a me caro anche perché coincide con quello del mio amato povero Papà...".

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FG, NV.

NOTA BIOGRAFICA
Paolo Buzzi (Milano 1874-1956) poeta, scrittore, drammaturgo, storiografo e giornalista. Conseguita la laurea in giurisprudenza, intraprese la carriera amministrativa e ricoprì la carica di Segretario generale della Provincia di Milano. Esordì con una poetica legata al classicismo carducciano e leopardiano, ma dopo questa prima esperienza, entrò nell'orbita futurista divenendone una delle personalità tra le più rappresentative. Nel 1905 vinse il concorso bandito sul primo numero della rivista ``Poesia'' di Marinetti e Sem Benelli; nello stesso anno pubblicò il romanzo L'esilio. Fu poi con Filippo Tommaso Marinetti tra i fondatori del Futurismo.