1941 Foto aerea di Compiegne, armistizio di due guerre

SKU:
C-094216
€36,00
Current Stock:
Adding to cart… The item has been added

8 gennaio 1941

FOTOGRAFIA AEREA DI COMPIEGNE
Visibile la statua in onore del maresciallo Foch

Vera fotografia con didascalia coeva dattiloscritta al verso:

"44471 COMPIEGNE HEUTE!
Wo damals die steinernen Zeugen des Sieger-Uebermutes der Franzosen am Waffenstillstandplatz in Compiegne standen, breitet sich jetzt eine wuste Flache aus. Nur noch das Denkmal des Marschalls Foch steht einsam en dieser, historischen Stelle.
8-1-41-de-bu-schm 240 Presse-Hoffmann
K.G."


Presse Jllustrationen Heinrich Hoffmann - Berlino
(timbro al verso)

S.A.M.E. Archivio Biografico-fotografico
(timbro al verso)

Vera fotografia d'epoca, originale ed autentica

Nota storica
Quando Hitler (nel giugno del 1940) ricevette notizia dell'intenzione del governo francese di negoziare un armistizio, scelse immediatamente la zona di foresta vicino a Compiègne come sede per le trattative: qui infatti si erano svolte le trattative e fu firmato l'armistizio del 1918 che pose fine alla prima guerra mondiale. Tale armistizio fu sempre considerato dai nazionalisti tedeschi come un'onta da vendicare il prima possibile; pertanto la scelta di questo luogo per l'accettazione della resa francese aveva per i tedeschi un forte significato simbolico.
Su precisa disposizione del Führer, inoltre, le delegazioni francesi e tedesche si sarebbero dovute incontrare nello stesso vagone ferroviario utilizzato nel 1918 all'atto della resa tedesca. A tale scopo il vagone fu portato fuori dal museo dove era stato collocato e preparato per lo svolgimento delle nuove trattative.
La scelta di una simile collocazione aveva per i tedeschi un forte significato simbolico; tale significato emerge in modo chiaro dal testo del Preambolo alle condizioni d'armistizio tedesche, preparato da Hitler e di cui diede lettura il colonnello generale Wilhelm Keitel. In quel testo, infatti, si afferma che proprio da quel vagone ferroviario l'11 novembre 1918 emanarono il disonore, le umiliazioni e le sofferenze che avevano afflitto la Germania dopo la Grande guerra. La firma in quel luogo aveva dunque (per Hitler e per i militari tedeschi) il gusto di una rivincita che attendevano da anni.


CONTACT US


8 gennaio 1941

FOTOGRAFIA AEREA DI COMPIEGNE
Visibile la statua in onore del maresciallo Foch

Vera fotografia con didascalia coeva dattiloscritta al verso:

"44471 COMPIEGNE HEUTE!
Wo damals die steinernen Zeugen des Sieger-Uebermutes der Franzosen am Waffenstillstandplatz in Compiegne standen, breitet sich jetzt eine wuste Flache aus. Nur noch das Denkmal des Marschalls Foch steht einsam en dieser, historischen Stelle.
8-1-41-de-bu-schm 240 Presse-Hoffmann
K.G."


Presse Jllustrationen Heinrich Hoffmann - Berlino
(timbro al verso)

S.A.M.E. Archivio Biografico-fotografico
(timbro al verso)

Vera fotografia d'epoca, originale ed autentica

Nota storica
Quando Hitler (nel giugno del 1940) ricevette notizia dell'intenzione del governo francese di negoziare un armistizio, scelse immediatamente la zona di foresta vicino a Compiègne come sede per le trattative: qui infatti si erano svolte le trattative e fu firmato l'armistizio del 1918 che pose fine alla prima guerra mondiale. Tale armistizio fu sempre considerato dai nazionalisti tedeschi come un'onta da vendicare il prima possibile; pertanto la scelta di questo luogo per l'accettazione della resa francese aveva per i tedeschi un forte significato simbolico.
Su precisa disposizione del Führer, inoltre, le delegazioni francesi e tedesche si sarebbero dovute incontrare nello stesso vagone ferroviario utilizzato nel 1918 all'atto della resa tedesca. A tale scopo il vagone fu portato fuori dal museo dove era stato collocato e preparato per lo svolgimento delle nuove trattative.
La scelta di una simile collocazione aveva per i tedeschi un forte significato simbolico; tale significato emerge in modo chiaro dal testo del Preambolo alle condizioni d'armistizio tedesche, preparato da Hitler e di cui diede lettura il colonnello generale Wilhelm Keitel. In quel testo, infatti, si afferma che proprio da quel vagone ferroviario l'11 novembre 1918 emanarono il disonore, le umiliazioni e le sofferenze che avevano afflitto la Germania dopo la Grande guerra. La firma in quel luogo aveva dunque (per Hitler e per i militari tedeschi) il gusto di una rivincita che attendevano da anni.