1940 MILANO, Casa del Mutilato, Luigoi Lorenzo SECCHI

SKU:
C-078106
€46,00
Current Stock:
Adding to cart… The item has been added

Milano, 27 marzo 1940 XIX
(timbro datario d'epoca al verso)

L'EDIFICAZIONE DELLA CASA DEL MUTILATO, dell'arch. Luigi Lorenzo Secchi

Vera fotografia con didascalia coeva dattiloscritta al verso:

"Milano / foto Farabola
La Casa del Mutilato
La costruzione sorge in Via S. Barnaba presso il nuovo palazzo di Giustizia"


Agenzia Fotografica Farabola - Milano
(timbro al verso)

Archivio fotografico de l'Ambrosiano
(timbro al verso)

Vera fotografia d'epoca, originale ed autentica

Nota storica
Sin dal 1921, Ada Negri e Carlo Delcroix, presidente dell'Associazione nazionale tra mutilati e invalidi di guerra, si fanno promotori di una iniziativa mirata alla realizzazione in città di una Casa del Mutilato. L'appello resterà insoddisfatto per l'intero decennio e la medesima sorte accompagnerà anche il secondo tentativo, tra il 1929 e il 1930, dopo la costruzione del "tempio dei caduti" in piazza Sant'Ambrogio.
Un concreto avvio alla costruzione della Casa del Mutilato si delinearà solo più tardi, con lo stanziamento di un contributo podestarile di 500.000 lire: è il 17 ottobre 1933. Il presidente della sezione di Milano dell'associazione, Alessandro Gorini, di fronte all'aumento dei soci e alla conseguente inadeguatezza della piccola sede di via Bagutta, comunica all'amico Lorenzo Secchi l'avvenuta costituzione di un comitato di finanziamento "per erigere una Casa del Mutilato".
Tra la fine del 1933 e i primi mesi del 1934, Secchi sarà incaricato di elaborare uno studio di fattibilità sull'ipotesi di sistemare la nuova sede in palazzo Sormani, ritenuto particolarmente adeguato allo scopo per l'ubicazione, l'ampiezza degli spazi e la sua rilevanza monumentale a livello nazionale.
Ma l'ipotesi della sistemazione di palazzo Sormani sarà scartata. Il presidente dell'associazione provvederà immediatamente a delineare, oltre ad alcuni criteri inerenti l'attuabilità economica della costruzione di un nuovo edificio, finanziata in parte con l'offerta del comune, anche la possibilità concreta di coinvolgimento finanziario del personale dipendente, secondo una logica "aziendale" e cooperativista, nonché suggerimenti per una adeguata ubicazione e principi per una corretta progettazione della struttura, evidentemente finalizzati alla predisposizione del bando di un concorso di progettazione.
Nonostante nella primavera del 1935 sia identificata l'area su cui dovrà sorgere il nuovo edificio, nelle immediate vicinanze dell'erigendo palazzo di Giustizia, liberata dalla demolizione degli stabili di compendio dell'ex caserma di artiglieria a cavallo del principe Eugenio di Savoia, il concorso non sarà mai bandito: la podesteria deciderà di affidare progetto e direzione lavori al mutilato ingegner Secchi.
Il 14 giugno 1938 prendono avvio i lavori per la costruzione dell'edificio. La fine lavori coincide col 31 dicembre 1942.

CONTACT US


Milano, 27 marzo 1940 XIX
(timbro datario d'epoca al verso)

L'EDIFICAZIONE DELLA CASA DEL MUTILATO, dell'arch. Luigi Lorenzo Secchi

Vera fotografia con didascalia coeva dattiloscritta al verso:

"Milano / foto Farabola
La Casa del Mutilato
La costruzione sorge in Via S. Barnaba presso il nuovo palazzo di Giustizia"


Agenzia Fotografica Farabola - Milano
(timbro al verso)

Archivio fotografico de l'Ambrosiano
(timbro al verso)

Vera fotografia d'epoca, originale ed autentica

Nota storica
Sin dal 1921, Ada Negri e Carlo Delcroix, presidente dell'Associazione nazionale tra mutilati e invalidi di guerra, si fanno promotori di una iniziativa mirata alla realizzazione in città di una Casa del Mutilato. L'appello resterà insoddisfatto per l'intero decennio e la medesima sorte accompagnerà anche il secondo tentativo, tra il 1929 e il 1930, dopo la costruzione del "tempio dei caduti" in piazza Sant'Ambrogio.
Un concreto avvio alla costruzione della Casa del Mutilato si delinearà solo più tardi, con lo stanziamento di un contributo podestarile di 500.000 lire: è il 17 ottobre 1933. Il presidente della sezione di Milano dell'associazione, Alessandro Gorini, di fronte all'aumento dei soci e alla conseguente inadeguatezza della piccola sede di via Bagutta, comunica all'amico Lorenzo Secchi l'avvenuta costituzione di un comitato di finanziamento "per erigere una Casa del Mutilato".
Tra la fine del 1933 e i primi mesi del 1934, Secchi sarà incaricato di elaborare uno studio di fattibilità sull'ipotesi di sistemare la nuova sede in palazzo Sormani, ritenuto particolarmente adeguato allo scopo per l'ubicazione, l'ampiezza degli spazi e la sua rilevanza monumentale a livello nazionale.
Ma l'ipotesi della sistemazione di palazzo Sormani sarà scartata. Il presidente dell'associazione provvederà immediatamente a delineare, oltre ad alcuni criteri inerenti l'attuabilità economica della costruzione di un nuovo edificio, finanziata in parte con l'offerta del comune, anche la possibilità concreta di coinvolgimento finanziario del personale dipendente, secondo una logica "aziendale" e cooperativista, nonché suggerimenti per una adeguata ubicazione e principi per una corretta progettazione della struttura, evidentemente finalizzati alla predisposizione del bando di un concorso di progettazione.
Nonostante nella primavera del 1935 sia identificata l'area su cui dovrà sorgere il nuovo edificio, nelle immediate vicinanze dell'erigendo palazzo di Giustizia, liberata dalla demolizione degli stabili di compendio dell'ex caserma di artiglieria a cavallo del principe Eugenio di Savoia, il concorso non sarà mai bandito: la podesteria deciderà di affidare progetto e direzione lavori al mutilato ingegner Secchi.
Il 14 giugno 1938 prendono avvio i lavori per la costruzione dell'edificio. La fine lavori coincide col 31 dicembre 1942.