1938 Gorizia Istituto Maddalena *Allievi aviatori FOTO

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8 marzo 1938, Gorizia
Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori
Istituto Umberto Maddalena

Fotografia d'epoca completa di nota dattiloscritta al margine: "Allievi dell'Ist. U. Maddalena di Gorizia per i figli degli Aviatori, marcianti a passo romano di parata".

Fotografia d'epoca, originale e autentica.

In buone condizioni.

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Nota storica: il 12 settembre 1920 ha luogo in Loreto la cerimonia della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona degli Aeronauti. Dopo tale proclamazione viene istituito un Comitato Promotore presieduto da Monsignor Conte Luigi Andreoli, con lo scopo di ufficializzare questa festivita' e di aiutare gli orfani e le famglie degli aviatori bisognose. Nel 1921 il Comitato si trasforma in Comitato Onoranze alla Celeste Patrona degli Aeronauti con lo scopo di far sorgere a Loreto, un campo di aviazione militare e civile ed un Istituto per l' educazione degli orfani degli Aviatori. Nel 1922 il Comitato scinde l' attivita' aeronautica da quella assistenziale; questa ultima dà origine al Comitato pro erigendo Istituto per i Figli degli Aeronauti ma nel 1925 si scioglie per dar vita all' Opera Pia con fini di assistenza anche alle vedove degli aviatori. Lo statuto della nuova Opera, viene approvato il 15 maggio 1926 ed elevato in Ente Morale il 24 aprile 1927 con una nuova denominazione: Opera Pia Nazionale per le Vedove ed i Figli degli Aeronauti con sede a Loreto e sotto l'alto patronato del Capo del Governo. In una riunione tenuta a Roma il 14 marzo 1930 e presieduta dal Ministro dell'Aeronautica Italo Balbo, si definisce le modalità per la realizzazione a Loreto di un Istituto per accogliere gli orfani di ambo i sessi, per il completamento degli studi magistrali. Nella stessa riunione si definisce anche la realizzazione a Gorizia di un Istituto destinato ad ospitare i maschi in eta' per la frequenza di scuola media inferiore e superiore in scuole gia' esistenti citta'. A realizzazione avvenuta degli Istituti di Loreto e di Gorizia, la direzione verra' affidata ad un unico Ente. Dopo la risoluzione del 14 marzo, si costituisce il Comitato per la fondazione e l'avviamento dell'Istituto maschile di Gorizia.

Del Comitato fanno parte Italo Balbo come Presidente ed altre autorita' tra cui il Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica gen.b.a.G.Valle. Viene acquistato in localita' San Pietro di Gorizia, un ampio terreno comprendente la villa settecentesca della contessa Teresa Norman-Ehrenfels in Coronini. Il complesso viene denominato "Istituto per i figli degli aviattori" (I.F.A.).

Il primo ottobre 1930 l'Istituto ospita il primo allievo, Tullio Bacchetti di dieci anni; nel corso del primo anno il numero di allievi ospitati arrivera' a 5. Primo direttore dal 1930 al 1932 è il cap. pilota Vincenzo Lioy. Intitolato nel '31 al trasvolatore atlantico Umberto Maddalena, il figlio Luciano entrerà come allievo nei primi mesi del 1932. Qualche anno più tardi entrera' anche Aldo Pomella figlio del motorista Vincenzo, deceduto nell'impatto del dirigibile Italia sul pack il 24 maggio 1928 durante la seconda sfortunata spedizione polare italiana del generale Umberto Nobile. Nel 1934 con Regio Decreto, l' Istituto "Umberto Maddalena" viene eretto in Ente Morale e approvato lo Statuto:
"R.D. del 14 giugno 1934 n.1181, art.1:
L'Istituto Nazionale Umberto Maddalena ha sede in Gorizia e provvede alla gestione di uno o più convitti destinati a ricoverare e mantenere, dopo il compimento delle scuole elementari, i figli degli aviatori morti o gravemente infortunati per cause di servizio ed a provvedere alla loro educazione ed istruzione, al fine di prepararne l'accesso alla Regia Accademia Aeronautica o di avviarli all'esercizio di professioni di carttere aeronautico."


Con R.D. 21 agosto 1937, l'Istituzione prende il nome definitivo "ONFA" Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori. L'intestazione di "Umberto Maddalena" d'ora in poi, sara' esclusiva dell'Istituto di Gorizia. L'Istituto viene gestito dall'aeronautica che si avvale della collaborazione di personale esterno. Gli allievi vengono divisi in cinque squadre a seconda l'eta': 1^ e 2^ i più piccoli fino alla quinta ginnasio, 3^4^ e 5^ squadra gli allievi più grandi.
Gli allievi indossano la divisa con tanto di spadino simile a quella dei cadetti dell'accademia e, raggiunta l'eta' di 17 anni per Regio Decreto n. 1416 del 22 giugno 1939, "mettono" le stellette e considerati volontari equiparati ad avieri con iscrizione al libro paga. Una volta diplomati, per effetto dello stesso decreto, gli allievi del Maddalena hanno la precedenza all' ammissione in Accademia Aeronautica o alla nomina a sottotenente di complemento. Studio, disciplina militare e attività ginnica scandiscono le giornate dei giovani allievi. Responsabile dell'attivita' ginnico militare e' il cap.AArs. Angelo Vespignani.

Il Maddalena rimane a Gorizia fino all' 8 settembre 1943. Pochi giorni dopo, in un clima teso e incerto, per motivi di sicurezza l'istituto viene sgomberato e gli allievi trasferiti con automezzi della 2^ZAT prima a Casarsa e poi in treno a Loreto.

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8 marzo 1938, Gorizia
Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori
Istituto Umberto Maddalena

Fotografia d'epoca completa di nota dattiloscritta al margine: "Allievi dell'Ist. U. Maddalena di Gorizia per i figli degli Aviatori, marcianti a passo romano di parata".

Fotografia d'epoca, originale e autentica.

In buone condizioni.

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Nota storica: il 12 settembre 1920 ha luogo in Loreto la cerimonia della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona degli Aeronauti. Dopo tale proclamazione viene istituito un Comitato Promotore presieduto da Monsignor Conte Luigi Andreoli, con lo scopo di ufficializzare questa festivita' e di aiutare gli orfani e le famglie degli aviatori bisognose. Nel 1921 il Comitato si trasforma in Comitato Onoranze alla Celeste Patrona degli Aeronauti con lo scopo di far sorgere a Loreto, un campo di aviazione militare e civile ed un Istituto per l' educazione degli orfani degli Aviatori. Nel 1922 il Comitato scinde l' attivita' aeronautica da quella assistenziale; questa ultima dà origine al Comitato pro erigendo Istituto per i Figli degli Aeronauti ma nel 1925 si scioglie per dar vita all' Opera Pia con fini di assistenza anche alle vedove degli aviatori. Lo statuto della nuova Opera, viene approvato il 15 maggio 1926 ed elevato in Ente Morale il 24 aprile 1927 con una nuova denominazione: Opera Pia Nazionale per le Vedove ed i Figli degli Aeronauti con sede a Loreto e sotto l'alto patronato del Capo del Governo. In una riunione tenuta a Roma il 14 marzo 1930 e presieduta dal Ministro dell'Aeronautica Italo Balbo, si definisce le modalità per la realizzazione a Loreto di un Istituto per accogliere gli orfani di ambo i sessi, per il completamento degli studi magistrali. Nella stessa riunione si definisce anche la realizzazione a Gorizia di un Istituto destinato ad ospitare i maschi in eta' per la frequenza di scuola media inferiore e superiore in scuole gia' esistenti citta'. A realizzazione avvenuta degli Istituti di Loreto e di Gorizia, la direzione verra' affidata ad un unico Ente. Dopo la risoluzione del 14 marzo, si costituisce il Comitato per la fondazione e l'avviamento dell'Istituto maschile di Gorizia.

Del Comitato fanno parte Italo Balbo come Presidente ed altre autorita' tra cui il Capo di Stato Maggiore della Regia Aeronautica gen.b.a.G.Valle. Viene acquistato in localita' San Pietro di Gorizia, un ampio terreno comprendente la villa settecentesca della contessa Teresa Norman-Ehrenfels in Coronini. Il complesso viene denominato "Istituto per i figli degli aviattori" (I.F.A.).

Il primo ottobre 1930 l'Istituto ospita il primo allievo, Tullio Bacchetti di dieci anni; nel corso del primo anno il numero di allievi ospitati arrivera' a 5. Primo direttore dal 1930 al 1932 è il cap. pilota Vincenzo Lioy. Intitolato nel '31 al trasvolatore atlantico Umberto Maddalena, il figlio Luciano entrerà come allievo nei primi mesi del 1932. Qualche anno più tardi entrera' anche Aldo Pomella figlio del motorista Vincenzo, deceduto nell'impatto del dirigibile Italia sul pack il 24 maggio 1928 durante la seconda sfortunata spedizione polare italiana del generale Umberto Nobile. Nel 1934 con Regio Decreto, l' Istituto "Umberto Maddalena" viene eretto in Ente Morale e approvato lo Statuto:
"R.D. del 14 giugno 1934 n.1181, art.1:
L'Istituto Nazionale Umberto Maddalena ha sede in Gorizia e provvede alla gestione di uno o più convitti destinati a ricoverare e mantenere, dopo il compimento delle scuole elementari, i figli degli aviatori morti o gravemente infortunati per cause di servizio ed a provvedere alla loro educazione ed istruzione, al fine di prepararne l'accesso alla Regia Accademia Aeronautica o di avviarli all'esercizio di professioni di carttere aeronautico."


Con R.D. 21 agosto 1937, l'Istituzione prende il nome definitivo "ONFA" Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori. L'intestazione di "Umberto Maddalena" d'ora in poi, sara' esclusiva dell'Istituto di Gorizia. L'Istituto viene gestito dall'aeronautica che si avvale della collaborazione di personale esterno. Gli allievi vengono divisi in cinque squadre a seconda l'eta': 1^ e 2^ i più piccoli fino alla quinta ginnasio, 3^4^ e 5^ squadra gli allievi più grandi.
Gli allievi indossano la divisa con tanto di spadino simile a quella dei cadetti dell'accademia e, raggiunta l'eta' di 17 anni per Regio Decreto n. 1416 del 22 giugno 1939, "mettono" le stellette e considerati volontari equiparati ad avieri con iscrizione al libro paga. Una volta diplomati, per effetto dello stesso decreto, gli allievi del Maddalena hanno la precedenza all' ammissione in Accademia Aeronautica o alla nomina a sottotenente di complemento. Studio, disciplina militare e attività ginnica scandiscono le giornate dei giovani allievi. Responsabile dell'attivita' ginnico militare e' il cap.AArs. Angelo Vespignani.

Il Maddalena rimane a Gorizia fino all' 8 settembre 1943. Pochi giorni dopo, in un clima teso e incerto, per motivi di sicurezza l'istituto viene sgomberato e gli allievi trasferiti con automezzi della 2^ZAT prima a Casarsa e poi in treno a Loreto.