1936 Genova. Dispensa per poveri P. Camillo Pallavicino

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Genova, 29 maggio 1936

Busta viaggiata d'epoca contenente il modulo, da compilarsi a cura del parroco, per l'ammissione delle famiglie indigenti a godere della "Dispensa che il R.P. Camillo Pallavicino Filippino fondò col suo testamento del 26 maggio 1642 a beneficio delle persone appartenenti a famiglie dallo stesso determinate, le quali persone però si trovassero in istato di necessità e pericolo, e fossero virtuose".

Di seguito al testo della certificazione del parroco si leggono le "norme per l'ammissione e pei pagamenti".
Dalla lettura delle norme si evince che la dispensa era destinata ai discendenti legittimi del Marchese Alerame Pallavicino di Battista, residenti nel Regno, con esclusione di Palermo.
I residenti a Palermo dovevano invece indirizzare le domande al Pio Monte Pallavicino, fondato nel capoluogo siciliano con il medesimo testamento.
La famiglia Pallavicino (o Pallavicini) era infatti di origine genovese, ma un ramo si era trasferito a Palermo già nel XVI secolo, per svolgervi commercio e condurre ampie coltivazioni di grano.

Frammento di storia locale indicativo degli antichi legami tra la nobiltà genovese e la Sicilia.

Il modulo è stampato da A. Barisone, a Genova

Sulla busta, indirizzata a Domenico e Paolina Bonfante di Pieve di Teco, timbro postale parlante "LOTTERIA AUTOMOBILISTICA DI TRIPOLI" perfettamente leggibile, e francobollo da 50 centesimi.

Vero documento d'epoca, originale ed autentico

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Genova, 29 maggio 1936

Busta viaggiata d'epoca contenente il modulo, da compilarsi a cura del parroco, per l'ammissione delle famiglie indigenti a godere della "Dispensa che il R.P. Camillo Pallavicino Filippino fondò col suo testamento del 26 maggio 1642 a beneficio delle persone appartenenti a famiglie dallo stesso determinate, le quali persone però si trovassero in istato di necessità e pericolo, e fossero virtuose".

Di seguito al testo della certificazione del parroco si leggono le "norme per l'ammissione e pei pagamenti".
Dalla lettura delle norme si evince che la dispensa era destinata ai discendenti legittimi del Marchese Alerame Pallavicino di Battista, residenti nel Regno, con esclusione di Palermo.
I residenti a Palermo dovevano invece indirizzare le domande al Pio Monte Pallavicino, fondato nel capoluogo siciliano con il medesimo testamento.
La famiglia Pallavicino (o Pallavicini) era infatti di origine genovese, ma un ramo si era trasferito a Palermo già nel XVI secolo, per svolgervi commercio e condurre ampie coltivazioni di grano.

Frammento di storia locale indicativo degli antichi legami tra la nobiltà genovese e la Sicilia.

Il modulo è stampato da A. Barisone, a Genova

Sulla busta, indirizzata a Domenico e Paolina Bonfante di Pieve di Teco, timbro postale parlante "LOTTERIA AUTOMOBILISTICA DI TRIPOLI" perfettamente leggibile, e francobollo da 50 centesimi.

Vero documento d'epoca, originale ed autentico