1933 ROMA Giuseppe Joe RADAELLI Il cinematografo è cosa seria INEDITO

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maggio 1933
ROMA

GIUSEPPE RADAELLI

IL CINEMATOGRAFO E' UNA COSA SERIA
Inedito

Interessante dattiloscritto, contenente una miscellanea dello scrittore e sceneggiatore Giuseppe Radaelli.
Il testo si apre con la bozza della colonna sonora di un film mai girato, 'Il canto delle macchine', per continuare con una recensione dell'opera 'Il film italiano' di Ernesto Cauda, che riassume la visione cinematografica di Radaelli:
"...Noi italiani che possediamo un paese in cui le bellezze naturali constituiscono un'incantevole scenario già pronto per essere ripreso...siamo alla retroguardia di tutte le altre nazioni meno favorite di noi. Bisogna convincersi che il cinematografo è una cosa seria...".
Seguono alcune pagine, intitolate 'Il taccuino di Maud', che contengono abbozzi di vari soggetti per il cinema e una recensione alla messa in scena dell' 'Otello' a Venezia da parte del regista Pietro Sharoff.

Carta intestata, al verso, 'Libretti Sconto Premio - Edizioni Carrara - Bergamo', provenienti dalla città natale di Radaelli.

Inedita e pregevole testimonianza della scrittura per il cinema negli anni Trenta.

In mediocri condizioni (gualciture e tagli laterali; piegature d'epoca; vari ingiallimenti).
5 pagine

Documento d'epoca, originale, autentico.


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maggio 1933
ROMA

GIUSEPPE RADAELLI

IL CINEMATOGRAFO E' UNA COSA SERIA
Inedito

Interessante dattiloscritto, contenente una miscellanea dello scrittore e sceneggiatore Giuseppe Radaelli.
Il testo si apre con la bozza della colonna sonora di un film mai girato, 'Il canto delle macchine', per continuare con una recensione dell'opera 'Il film italiano' di Ernesto Cauda, che riassume la visione cinematografica di Radaelli:
"...Noi italiani che possediamo un paese in cui le bellezze naturali constituiscono un'incantevole scenario già pronto per essere ripreso...siamo alla retroguardia di tutte le altre nazioni meno favorite di noi. Bisogna convincersi che il cinematografo è una cosa seria...".
Seguono alcune pagine, intitolate 'Il taccuino di Maud', che contengono abbozzi di vari soggetti per il cinema e una recensione alla messa in scena dell' 'Otello' a Venezia da parte del regista Pietro Sharoff.

Carta intestata, al verso, 'Libretti Sconto Premio - Edizioni Carrara - Bergamo', provenienti dalla città natale di Radaelli.

Inedita e pregevole testimonianza della scrittura per il cinema negli anni Trenta.

In mediocri condizioni (gualciture e tagli laterali; piegature d'epoca; vari ingiallimenti).
5 pagine

Documento d'epoca, originale, autentico.