1932 SANTA MARGHERITA LIGURE (GE) Autografo pittore Sergio BURZI su cartolina

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C-027798
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1932
SANTA MARGHERITA LIGURE (GE)

HOTEL PENSION SUISSE
Autografo SERGIO BURZI

Cartolina postale d'epoca, inviata dal noto pittore Sergio Burzi a una famiglia di amici della città natale, Bologna.

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FP, VG.

NOTA STORICA
Sergio Burzi (Bologna, ottobre 1901 Bologna, 1954) è stato un pittore italiano, e versatile disegnatore specializzato in illustrazioni di riviste e di libri per ragazzi, ma anche creativo acquarellista di paesaggi e soggetti marinareschi.
Afflitto da grave malattia mentale, a 27 anni venne ricoverato in sanatorio, dove continuò a disegnare l'ambiente che lo circondava, rappresentando teste, figure ed espressioni delle persone intorno a lui. Dimesso nel 1934, riprese a lavorare nel suo studio bolognese, spostando i suoi interessi a scene di vita cittadina, specialmente i mercati settimanali della "Piazzola" di Bologna, che intravvedeva dalla finestra. La malattia continuò comunque ad accompagnarlo negli ulteriori anni, minandolo non solo nel corpo, ma anche nella sua vita artistica.







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1932
SANTA MARGHERITA LIGURE (GE)

HOTEL PENSION SUISSE
Autografo SERGIO BURZI

Cartolina postale d'epoca, inviata dal noto pittore Sergio Burzi a una famiglia di amici della città natale, Bologna.

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FP, VG.

NOTA STORICA
Sergio Burzi (Bologna, ottobre 1901 Bologna, 1954) è stato un pittore italiano, e versatile disegnatore specializzato in illustrazioni di riviste e di libri per ragazzi, ma anche creativo acquarellista di paesaggi e soggetti marinareschi.
Afflitto da grave malattia mentale, a 27 anni venne ricoverato in sanatorio, dove continuò a disegnare l'ambiente che lo circondava, rappresentando teste, figure ed espressioni delle persone intorno a lui. Dimesso nel 1934, riprese a lavorare nel suo studio bolognese, spostando i suoi interessi a scene di vita cittadina, specialmente i mercati settimanali della "Piazzola" di Bologna, che intravvedeva dalla finestra. La malattia continuò comunque ad accompagnarlo negli ulteriori anni, minandolo non solo nel corpo, ma anche nella sua vita artistica.