1930 ANTONIO PIATTI Viggiù -autografo su cartolina

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1930 circa
ANTONIO PIATTI - Viggiù
Cartolina postale con AUTOGRAFO

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, non datata ma 1930 circa, raffigurante l'opera: "SICILIANA CHE VA AL POZZO", con AUTOGRAFO dell'artista.




NOTA BIOGRAFICA:
Nasce a Viggiù nel 1875. Dal padre Domenico, abilissimo scultore del marmo e da Leonardo Bistolfi viene introdotto nel mondo dell'arte. Dopo essersi iscritto all'Istituto Tecnico di Cuneo, dove la famiglia si era trasferita, frequenta l'accademia di Brera dal 1894, allievo di Cesare Tallone. La sua attività espositiva comincia agli inizi del secolo, partecipando alle manifestazioni braidensi e alle Biennali veneziane. Nel 1903 vince il Premio Fumagalli all'Esposizione Triennale di Brera e nel 1904 vince il Pensionato Oggioni con una borsa di studio per soggiorni a Parigi e Roma dove ha modo di frequentare i maggiori artisti del tempo. La sua arte si distingue per una particolare vena romantica e per una particolare predilizione alla ritrattistica, specie di figure illustri. Durante il periodo fascista la sua notorietà raggiunge l'apice, divenendo famoso come il poeta del pennello, senza disdegnare il primo amore per la scultura. Nutrita la sua carriera espositiva: oltre alle Biennali di Venezia dal 1907 al 1930, alle Esposizioni Sociali di Brera dal 1903 in poi, alle Biennali di Roma dal 1911 in poi, allestì numerose personali alla Galleria Amici dell'Arte a Milano nel 1921, a Palazzo Pitti a Firenze nel 1927, alla Galleria Micheli di Milano nel 1929, alla Galleria Varese nel 1941, a Villa Mirabello a Varese nel 1955.
Dopo la sua morte, avvenuta a Viggiù nel 1962, si sono tenute alcune importanti retrospettive: alla Pinacoteca di Cuneo nel 1970, alle Ville Ponti di Varese nel 1972 e presso la Galleria Internazionale di Varese nel 1978 e nel 1980.
E' anche autore di opere letterarie tra cui Viggiù terra di artisti, Vita d'artista e L'isola del sole.
Muore a Viggiù nel 1962

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1930 circa
ANTONIO PIATTI - Viggiù
Cartolina postale con AUTOGRAFO

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, non datata ma 1930 circa, raffigurante l'opera: "SICILIANA CHE VA AL POZZO", con AUTOGRAFO dell'artista.




NOTA BIOGRAFICA:
Nasce a Viggiù nel 1875. Dal padre Domenico, abilissimo scultore del marmo e da Leonardo Bistolfi viene introdotto nel mondo dell'arte. Dopo essersi iscritto all'Istituto Tecnico di Cuneo, dove la famiglia si era trasferita, frequenta l'accademia di Brera dal 1894, allievo di Cesare Tallone. La sua attività espositiva comincia agli inizi del secolo, partecipando alle manifestazioni braidensi e alle Biennali veneziane. Nel 1903 vince il Premio Fumagalli all'Esposizione Triennale di Brera e nel 1904 vince il Pensionato Oggioni con una borsa di studio per soggiorni a Parigi e Roma dove ha modo di frequentare i maggiori artisti del tempo. La sua arte si distingue per una particolare vena romantica e per una particolare predilizione alla ritrattistica, specie di figure illustri. Durante il periodo fascista la sua notorietà raggiunge l'apice, divenendo famoso come il poeta del pennello, senza disdegnare il primo amore per la scultura. Nutrita la sua carriera espositiva: oltre alle Biennali di Venezia dal 1907 al 1930, alle Esposizioni Sociali di Brera dal 1903 in poi, alle Biennali di Roma dal 1911 in poi, allestì numerose personali alla Galleria Amici dell'Arte a Milano nel 1921, a Palazzo Pitti a Firenze nel 1927, alla Galleria Micheli di Milano nel 1929, alla Galleria Varese nel 1941, a Villa Mirabello a Varese nel 1955.
Dopo la sua morte, avvenuta a Viggiù nel 1962, si sono tenute alcune importanti retrospettive: alla Pinacoteca di Cuneo nel 1970, alle Ville Ponti di Varese nel 1972 e presso la Galleria Internazionale di Varese nel 1978 e nel 1980.
E' anche autore di opere letterarie tra cui Viggiù terra di artisti, Vita d'artista e L'isola del sole.
Muore a Viggiù nel 1962