1929 ROMA Nozze Marta PATRIZI e Alessandro LESSONA fascista simpaticissimo

SKU:
C-004036
€34,00
Current Stock:
Adding to cart… The item has been added
1929
ROMA

NOZZE DI ALESSANDRO LESSONA, FASCISTA SIMPATICISSIMO

Cartolina postale interamente autografa di Maria Cantono di Ceva, che racconta le sue impressioni sulle nozze di Alessandro Lessona con la marchesa Marta Patrizi Naro Montoro:

``... Marta sposa il sottosegretario all'economia nazionale, un fascista pare simpaticissimo, 35 anni, mariage d'amour. Lui era fidanzato ufficialmente ed ha rotto 8 giorni prima del matrimonio....''.

In buone condizioni.

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA
Alessandro Lessona (Roma, 9 settembre 1891 Firenze, 10 novembre 1991) è stato un politico italiano. Comunemente lo si crede nato nel 1891, ma alcune fonti riportano come data di nascita il 1887, il che significa che al momento della morte avrebbe dovuto avere 104 o 105 anni. Fu comunque il più longevo gerarca del Fascismo, e l'ultimo a sopravvivere.

Aderì al Fascismo e nel 1922 prese parte alla marcia su Roma. Durante il ventennio Fascista, Lessona fu tra i protagonisti della politica coloniale italiana: sottosegretario al Ministero delle Colonie dal 1929 al 1936, ne occupò il dicastero per un anno e nel 1937 fu ministro dell'Africa Italiana.
Nel 1936 Lessona aveva fondato il "Corpo della polizia coloniale", ribattezzato tre anni dopo "Corpo di Polizia dell'Africa Italiana" (comunemente conosciuto come PAI): esso era formato da uomini di colore africani, in particolare ascari, fedeli alla madrepatria Italia ed aveva compiti di pubblica sicurezza.
In questo periodo Lessona cominciò ad entrare in urto con il maresciallo Rodolfo Graziani sull'amministrazione delle terre conquistate. Qualche mese dopo scoprì un evidente peculato sui costi di rifacimento della ferrovia Asmara-Addis Abeba, che coinvolgeva direttamente il governatore dell'Eritrea Emilio De Bono, e ordinò di riscrivere il contratto dei lavori. La questione fu portata all'esame di Mussolini, presso il quale De Bono aveva ben maggiore influenza di Lessona, e il Duce prese a guardare con occhio critico il ministro, chiedendo di sorvegliarne l'operato.
Nel giro di pochi mesi, su Lessona si accumulò una lunga serie di rapporti negativi che andavano dalla corruzione, alla disinvolta assegnazione di cariche pubbliche, e soprattutto al sospetto che egli stesse costruendosi un vero e proprio dominio personale in Africa Orientale. Fu così che il 19 novembre 1938 Benito Mussolini lo esonerò da ogni incarico istituzionale, estromettendolo dalla vita pubblica del paese.
Successivamente, Lessona divenne professore ordinario all'Università La Sapienza di Roma, dove sarebbe rimasto sino all'età della pensione. Fu titolare della cattedra di Storia politica coloniale (in seguito rinominata Storia e istituzioni dei paesi afro-asiatici), che ottenne per meriti straordinari.
Il Trattato di pace sottoscritto il 10 febbraio 1947, previde, all'art. 45, l'impegno, da parte dell'Italia, di assicurare l'arresto e la consegna, ai fini di un successivo giudizio, di tutte le persone accusate di aver commesso o ordinato crimini di guerra. Nel maggio 1948 il Governo etiope inviò all'apposita commissione dell'ONU per i criminali di guerra, una lista di dieci presunti criminali, comprendente Alessandro Lessona, quale "sospetto di complicità in atti di sistematico terrorismo". I lavori della Commissione d'inchiesta italiana si conclusero con l'archiviazione delle posizioni di tutti gli accusati.

CONTACT US

1929
ROMA

NOZZE DI ALESSANDRO LESSONA, FASCISTA SIMPATICISSIMO

Cartolina postale interamente autografa di Maria Cantono di Ceva, che racconta le sue impressioni sulle nozze di Alessandro Lessona con la marchesa Marta Patrizi Naro Montoro:

``... Marta sposa il sottosegretario all'economia nazionale, un fascista pare simpaticissimo, 35 anni, mariage d'amour. Lui era fidanzato ufficialmente ed ha rotto 8 giorni prima del matrimonio....''.

In buone condizioni.

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA
Alessandro Lessona (Roma, 9 settembre 1891 Firenze, 10 novembre 1991) è stato un politico italiano. Comunemente lo si crede nato nel 1891, ma alcune fonti riportano come data di nascita il 1887, il che significa che al momento della morte avrebbe dovuto avere 104 o 105 anni. Fu comunque il più longevo gerarca del Fascismo, e l'ultimo a sopravvivere.

Aderì al Fascismo e nel 1922 prese parte alla marcia su Roma. Durante il ventennio Fascista, Lessona fu tra i protagonisti della politica coloniale italiana: sottosegretario al Ministero delle Colonie dal 1929 al 1936, ne occupò il dicastero per un anno e nel 1937 fu ministro dell'Africa Italiana.
Nel 1936 Lessona aveva fondato il "Corpo della polizia coloniale", ribattezzato tre anni dopo "Corpo di Polizia dell'Africa Italiana" (comunemente conosciuto come PAI): esso era formato da uomini di colore africani, in particolare ascari, fedeli alla madrepatria Italia ed aveva compiti di pubblica sicurezza.
In questo periodo Lessona cominciò ad entrare in urto con il maresciallo Rodolfo Graziani sull'amministrazione delle terre conquistate. Qualche mese dopo scoprì un evidente peculato sui costi di rifacimento della ferrovia Asmara-Addis Abeba, che coinvolgeva direttamente il governatore dell'Eritrea Emilio De Bono, e ordinò di riscrivere il contratto dei lavori. La questione fu portata all'esame di Mussolini, presso il quale De Bono aveva ben maggiore influenza di Lessona, e il Duce prese a guardare con occhio critico il ministro, chiedendo di sorvegliarne l'operato.
Nel giro di pochi mesi, su Lessona si accumulò una lunga serie di rapporti negativi che andavano dalla corruzione, alla disinvolta assegnazione di cariche pubbliche, e soprattutto al sospetto che egli stesse costruendosi un vero e proprio dominio personale in Africa Orientale. Fu così che il 19 novembre 1938 Benito Mussolini lo esonerò da ogni incarico istituzionale, estromettendolo dalla vita pubblica del paese.
Successivamente, Lessona divenne professore ordinario all'Università La Sapienza di Roma, dove sarebbe rimasto sino all'età della pensione. Fu titolare della cattedra di Storia politica coloniale (in seguito rinominata Storia e istituzioni dei paesi afro-asiatici), che ottenne per meriti straordinari.
Il Trattato di pace sottoscritto il 10 febbraio 1947, previde, all'art. 45, l'impegno, da parte dell'Italia, di assicurare l'arresto e la consegna, ai fini di un successivo giudizio, di tutte le persone accusate di aver commesso o ordinato crimini di guerra. Nel maggio 1948 il Governo etiope inviò all'apposita commissione dell'ONU per i criminali di guerra, una lista di dieci presunti criminali, comprendente Alessandro Lessona, quale "sospetto di complicità in atti di sistematico terrorismo". I lavori della Commissione d'inchiesta italiana si conclusero con l'archiviazione delle posizioni di tutti gli accusati.