1929 don Giuseppe Crema a mons. Cazzani L'ULTIMA CENA

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1929
CREMONA

DON GIUSEPPE CREMA
L'ULTIMA CENA

Il sacerdote Giuseppe Crema
dedica il libretto 'L'Ultima Cena' al suo vescovo, monsignor Giovanni Cazzani, nel suo giubileo episcopale.
Il poemetto racconta l'ingresso di Gesù a Gerusalemme e l'Ultima Cena con gli Apostoli:
``...Nella tremenda notte egizia si vedean gli Ebrei
coi coltelli lucenti su le lor soglie scannare
i bianchi ricciuti agnelli…
la lampada spenta, nel raggio
lunare s'ergea il volto divino; a tergo sulla parete
l'ombra segnava una croce...''
.

Interessante testimonianza di vita ecclesiasitca locale.

In buone condizioni.
18 pagine (4 bianche)

Libretto d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA
Giovanni Cazzani (Semperone, 4 marzo 1867 Cremona, 26 agosto 1952) è stato un arcivescovo cattolico italiano. Il 5 agosto 1904 il papa lo nominò vescovo di Cesena.
Fu trasferito alla sede di Cremona il 15 dicembre 1915. Nel 1938 una sua ambigua omelia fu enfatizzata dalla propaganda fascista allo scopo di giustificare le leggi razziali.
Il 25 maggio 1944 il papa Pio XII gli conferì il titolo personale di arcivescovo.


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1929
CREMONA

DON GIUSEPPE CREMA
L'ULTIMA CENA

Il sacerdote Giuseppe Crema
dedica il libretto 'L'Ultima Cena' al suo vescovo, monsignor Giovanni Cazzani, nel suo giubileo episcopale.
Il poemetto racconta l'ingresso di Gesù a Gerusalemme e l'Ultima Cena con gli Apostoli:
``...Nella tremenda notte egizia si vedean gli Ebrei
coi coltelli lucenti su le lor soglie scannare
i bianchi ricciuti agnelli…
la lampada spenta, nel raggio
lunare s'ergea il volto divino; a tergo sulla parete
l'ombra segnava una croce...''
.

Interessante testimonianza di vita ecclesiasitca locale.

In buone condizioni.
18 pagine (4 bianche)

Libretto d'epoca, originale, autentico.

NOTA BIOGRAFICA
Giovanni Cazzani (Semperone, 4 marzo 1867 Cremona, 26 agosto 1952) è stato un arcivescovo cattolico italiano. Il 5 agosto 1904 il papa lo nominò vescovo di Cesena.
Fu trasferito alla sede di Cremona il 15 dicembre 1915. Nel 1938 una sua ambigua omelia fu enfatizzata dalla propaganda fascista allo scopo di giustificare le leggi razziali.
Il 25 maggio 1944 il papa Pio XII gli conferì il titolo personale di arcivescovo.