1928 PAVIA Mario BARATTA Pianura vogherese e irrigazione AUTOGRAFO

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1928
PAVIA

Prof. Mario BARATTA

LA PIANURA VOGHERESE E L'IRRIGAZIONE

Interessante pubblicazione d'epoca sulla questione dell'irrigazione nella piana di Voghera, con tavola allegata (cm 40 x 23) che illustra i terreni agrari della zona.

Dedica autografa dell'autore in copertina.

Importante testimonianza di storia locale e del territorio.

In mediocri condizioni (tagli e gualciture d'epoca).
14 pagine + tavola

Pubblicazione d'epoca, originale, autentica.

NOTA BIOGRAFICA
Mario Baratta (Voghera, 1868 Casteggio, 1935) è stato un geografo italiano. Tra i suoi molteplici interessi spicca in particolare la sismologia storica, disciplina di cui è considerato il fondatore.

Studiò scienze naturali a Torino e a Pavia, ove, sotto la guida di Torquato Taramelli, si laureò nel 1890. Dallo studio fisico dei fenomeni sismici il suo interesse si spostò, fin dai primi anni, allo studio storico dei terremoti. Pubblicò nel Bollettino della Società Geologica (nel 1890, nell'anno stesso della laurea) gli Appunti storici sulle teorie sismico-chimiche e la Contribuzione alla teorie dei terremoti.

Tra il 1891 e il 1896 fu a Roma in qualità di assistente presso l'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, ma successivamente preferì ritornare a Voghera, dedicandosi, più che allo studio sul campo, al più casalingo ma, nel suo caso, assai più produttivo, studio storico dei fenomeni naturali. Questa specializzazione, praticamente da lui creata, unita al suo rigore scientifico, gli diedero in breve grande fama.

Dal 1903 fu professore di Geografia Fisica presso l'Università di Pavia, nella quale dal 1915 alla morte fu ordinario di Geografia, e dal 1922 anche preside della Facoltà di Lettere. Collaborò con l' Istituto Geografico De Agostini di Novara per la diffusione della cultura geografica in Italia attraverso la rivista "La geografia", di cui fu direttore e nella quale vennero pubblicati i contributi di Luigi Visintin sulla nuova impostazione da dare alla cartografia italiana. Anche durante il periodo fascista (movimento politico cui il Baratta aveva fin dall'inizio aderito con entusiasmo, credendo di trovarvi la prosecuzione degli ideali mazziniani tra cui era cresciuto) fu il punto di riferimento della vita culturale locale di Pavia, dove nel 1923 fu anche Presidente del Consiglio provinciale.

Stabilitosi in una villa sulle colline di Casteggio, paese alle cui antichità dedicò un saggio (Clastidium, 1932) che testimonia l'ulteriore spostamento dei suoi interessi verso gli studi di geografia storica e di storia, vi si spense nel 1935.

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1928
PAVIA

Prof. Mario BARATTA

LA PIANURA VOGHERESE E L'IRRIGAZIONE

Interessante pubblicazione d'epoca sulla questione dell'irrigazione nella piana di Voghera, con tavola allegata (cm 40 x 23) che illustra i terreni agrari della zona.

Dedica autografa dell'autore in copertina.

Importante testimonianza di storia locale e del territorio.

In mediocri condizioni (tagli e gualciture d'epoca).
14 pagine + tavola

Pubblicazione d'epoca, originale, autentica.

NOTA BIOGRAFICA
Mario Baratta (Voghera, 1868 Casteggio, 1935) è stato un geografo italiano. Tra i suoi molteplici interessi spicca in particolare la sismologia storica, disciplina di cui è considerato il fondatore.

Studiò scienze naturali a Torino e a Pavia, ove, sotto la guida di Torquato Taramelli, si laureò nel 1890. Dallo studio fisico dei fenomeni sismici il suo interesse si spostò, fin dai primi anni, allo studio storico dei terremoti. Pubblicò nel Bollettino della Società Geologica (nel 1890, nell'anno stesso della laurea) gli Appunti storici sulle teorie sismico-chimiche e la Contribuzione alla teorie dei terremoti.

Tra il 1891 e il 1896 fu a Roma in qualità di assistente presso l'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, ma successivamente preferì ritornare a Voghera, dedicandosi, più che allo studio sul campo, al più casalingo ma, nel suo caso, assai più produttivo, studio storico dei fenomeni naturali. Questa specializzazione, praticamente da lui creata, unita al suo rigore scientifico, gli diedero in breve grande fama.

Dal 1903 fu professore di Geografia Fisica presso l'Università di Pavia, nella quale dal 1915 alla morte fu ordinario di Geografia, e dal 1922 anche preside della Facoltà di Lettere. Collaborò con l' Istituto Geografico De Agostini di Novara per la diffusione della cultura geografica in Italia attraverso la rivista "La geografia", di cui fu direttore e nella quale vennero pubblicati i contributi di Luigi Visintin sulla nuova impostazione da dare alla cartografia italiana. Anche durante il periodo fascista (movimento politico cui il Baratta aveva fin dall'inizio aderito con entusiasmo, credendo di trovarvi la prosecuzione degli ideali mazziniani tra cui era cresciuto) fu il punto di riferimento della vita culturale locale di Pavia, dove nel 1923 fu anche Presidente del Consiglio provinciale.

Stabilitosi in una villa sulle colline di Casteggio, paese alle cui antichità dedicò un saggio (Clastidium, 1932) che testimonia l'ulteriore spostamento dei suoi interessi verso gli studi di geografia storica e di storia, vi si spense nel 1935.