1920 MACERATA Auguri dall' on. Umberto TUPINI Autografo

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1920
MACERATA

AUGURI DELL'ON. UMBERTO TUPINI
Autografo

Cartolina postale autografa, su intestazione della Camera dei Deputati, inviata dall'onorevole Umberto Tupini al rag. Pacifico Tallei di Tolentino.
Umberto Tupini, all'epoca, era appena stato eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito Popolare, per la circoscrizione di Ascoli-Macerata.

Autografo di Umberto Tupini.

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FP, VG.

NOTA BIOGRAFICA
Umberto Tupini nasce a Roma nel 1889, si laurea in giurisprudenza e svolge nella capitale la professione di avvocato. Milita sin da giovane nell'Azione Cattolica e nel movimenti cristiano sociale a Roma e nel Lazio.
Nel novembre 1919 viene eletto deputato al Parlamento per la XXV legislatura nelle liste del Partito Popolare nella circoscrizione di Ascoli-Macerata.
Antifascista convinto, al Congresso di Torino del Partito Popolare, nell'aprile 1923, sottoscrive con Chiri e Vigorelli, un ordine del giorno sulla disciplina nel partito e, nel Congresso di Roma del 1925, svolge una relazione sull'operato del gruppo parlamentare.
Il 27 giugno 1924 aderisce alla secessione dell'Aventino e il 6 novembre 1926 viene dichiarato decaduto dal mandato e da lì a poco viene arrestato per i suoi atteggiamenti antifascisti. Ritiratosi a vita privata durante il fascismo, pur mantenendo contatti con i vecchi amici popolari, riprende l'attività politica clandestina nel 1943 collaborando con De Gasperi e Spataro alla nascita della Democrazia Cristiana e dirige la Commissione per i Problemi Costituzionali.

E' consigliere nazionale del partito dal 1944 al 1954 e dal 1956 al 1959, è membro della direzione dal 1944 al 1947 e dal 1949 al 1954. Partecipa alla Consulta Nazionale (1945-46) e nel giugno 1946 viene eletto deputato all'Assemblea Costituente per il collegio di Ancona. Senatore di diritto nel primo Parlamento repubblicano, viene rieletto senatore sempre nel collegio di Ancona, per la II (1953-58), III (1958-63) e IV (1963-68) legislatura.
Nel secondo dopoguerra ricopre anche numerose cariche di governo: è ministro di Grazia e Giustizia nel II e III governo Bonomi, E' ministro dei lavori pubblici nel IV e V gabinetto De Gasperi, realizzando quattro provvedimenti legislativi che presero il nome di Leggi Tupini, di cui la più nota è la legge 408 del 2 luglio 1949, contenente norme per incrementare le costruzioni di case popolari. In seguito è ministro senza portafoglio nel primo governo Fanfani; ministro per la riforma della pubblica amministrazione nel primo governo Scelba; ministro per il turismo e lo spettacolo nel II governo Segni e nel governo Tambroni.
Viene eletto consigliere comunale di Roma nel 1956 ed è per due anni sindaco della città.
Muore a Roma nel 1973.

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1920
MACERATA

AUGURI DELL'ON. UMBERTO TUPINI
Autografo

Cartolina postale autografa, su intestazione della Camera dei Deputati, inviata dall'onorevole Umberto Tupini al rag. Pacifico Tallei di Tolentino.
Umberto Tupini, all'epoca, era appena stato eletto alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito Popolare, per la circoscrizione di Ascoli-Macerata.

Autografo di Umberto Tupini.

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FP, VG.

NOTA BIOGRAFICA
Umberto Tupini nasce a Roma nel 1889, si laurea in giurisprudenza e svolge nella capitale la professione di avvocato. Milita sin da giovane nell'Azione Cattolica e nel movimenti cristiano sociale a Roma e nel Lazio.
Nel novembre 1919 viene eletto deputato al Parlamento per la XXV legislatura nelle liste del Partito Popolare nella circoscrizione di Ascoli-Macerata.
Antifascista convinto, al Congresso di Torino del Partito Popolare, nell'aprile 1923, sottoscrive con Chiri e Vigorelli, un ordine del giorno sulla disciplina nel partito e, nel Congresso di Roma del 1925, svolge una relazione sull'operato del gruppo parlamentare.
Il 27 giugno 1924 aderisce alla secessione dell'Aventino e il 6 novembre 1926 viene dichiarato decaduto dal mandato e da lì a poco viene arrestato per i suoi atteggiamenti antifascisti. Ritiratosi a vita privata durante il fascismo, pur mantenendo contatti con i vecchi amici popolari, riprende l'attività politica clandestina nel 1943 collaborando con De Gasperi e Spataro alla nascita della Democrazia Cristiana e dirige la Commissione per i Problemi Costituzionali.

E' consigliere nazionale del partito dal 1944 al 1954 e dal 1956 al 1959, è membro della direzione dal 1944 al 1947 e dal 1949 al 1954. Partecipa alla Consulta Nazionale (1945-46) e nel giugno 1946 viene eletto deputato all'Assemblea Costituente per il collegio di Ancona. Senatore di diritto nel primo Parlamento repubblicano, viene rieletto senatore sempre nel collegio di Ancona, per la II (1953-58), III (1958-63) e IV (1963-68) legislatura.
Nel secondo dopoguerra ricopre anche numerose cariche di governo: è ministro di Grazia e Giustizia nel II e III governo Bonomi, E' ministro dei lavori pubblici nel IV e V gabinetto De Gasperi, realizzando quattro provvedimenti legislativi che presero il nome di Leggi Tupini, di cui la più nota è la legge 408 del 2 luglio 1949, contenente norme per incrementare le costruzioni di case popolari. In seguito è ministro senza portafoglio nel primo governo Fanfani; ministro per la riforma della pubblica amministrazione nel primo governo Scelba; ministro per il turismo e lo spettacolo nel II governo Segni e nel governo Tambroni.
Viene eletto consigliere comunale di Roma nel 1956 ed è per due anni sindaco della città.
Muore a Roma nel 1973.