1915 WW1 - Regia Nave Leonardo da Vinci, fu sabotaggio?

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Immagine della corazzata ripresa in movimento.

Edita da Tensi

La nave da battaglia Leonardo Da Vinci fu un'unità della Regia Marina appartenente alla classe Conte di Cavour.
Costruita nei cantieri Odero di Genova, venne impostata il 18 luglio 1910 e varata nel 1911 entrando in servizio il 17 maggio 1914.
La bandiera di combattimento che misurava 6x4 metri venne donata dalla Società Leonardo da Vinci e dal comune di Vinci e venne consegnata, nel corso di una cerimonia svoltasi alla Spezia, il 7 giugno 1914. Il cofano dell'insegna di battaglia, in bronzo dorato, aveva inciso sulla faccia anteriore il ritratto di Leonardo conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze e su una delle facce laterali un pensiero del genio italiano che divenne anche il motto dell'unità: «Non si volta chi a stella è fiso».
Dislocata alla base della Spezia, nell'imminenza del primo conflitto mondiale l'unità venne trasferita a Taranto, dove si trovava ormeggiata il 2 agosto 1916 quando affondò in porto in seguito ad un'esplosione, la cui causa venne attribuita ad un sabotaggio austriaco.
In realtà l'ipotesi del sabotaggio, che vedeva coinvolti anche un commerciante ed un commissario di Pubblica Sicurezza non fu mai dimostrata, e successivamente venne anche ipotizzata l'esplosione di una carica di cordite in un deposito di munizioni.
Nell'esplosione e nel tentativo di salvare la nave dall'affondamento, morirono 21 ufficiali e 228 uomini del suo equipaggio e tra questi il comandante dell'unità Sommi Picenardi morto due giorni dopo per le ustioni riportate e decorato di Medaglia d'oro al valor militare.
Al termine del conflitto la corazzata venne recuperata per essere riparata e, durante le operazioni di recupero, il 5 agosto 1919 venne ritrovato da un palombaro il cofano contenente la bandiera di combattimento dell'unità. La bandiera era un poco stinta e presentava qualche lacerazione, ma complessivamente era ancora in buono stato. Il cofano e la bandiera sono conservati a Roma al Sacrario delle Bandiere del Vittoriano. il recupero ebbe termine il 17 settembre 1919 ma il progetto della sua riparazione venne abbandonato e l'unità venne venduta per demolizione il 26 maggio 1923.

Cartolina d'epoca, originale ed autentica, non viaggiata.

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Edita da Tensi

La nave da battaglia Leonardo Da Vinci fu un'unità della Regia Marina appartenente alla classe Conte di Cavour.
Costruita nei cantieri Odero di Genova, venne impostata il 18 luglio 1910 e varata nel 1911 entrando in servizio il 17 maggio 1914.
La bandiera di combattimento che misurava 6x4 metri venne donata dalla Società Leonardo da Vinci e dal comune di Vinci e venne consegnata, nel corso di una cerimonia svoltasi alla Spezia, il 7 giugno 1914. Il cofano dell'insegna di battaglia, in bronzo dorato, aveva inciso sulla faccia anteriore il ritratto di Leonardo conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze e su una delle facce laterali un pensiero del genio italiano che divenne anche il motto dell'unità: «Non si volta chi a stella è fiso».
Dislocata alla base della Spezia, nell'imminenza del primo conflitto mondiale l'unità venne trasferita a Taranto, dove si trovava ormeggiata il 2 agosto 1916 quando affondò in porto in seguito ad un'esplosione, la cui causa venne attribuita ad un sabotaggio austriaco.
In realtà l'ipotesi del sabotaggio, che vedeva coinvolti anche un commerciante ed un commissario di Pubblica Sicurezza non fu mai dimostrata, e successivamente venne anche ipotizzata l'esplosione di una carica di cordite in un deposito di munizioni.
Nell'esplosione e nel tentativo di salvare la nave dall'affondamento, morirono 21 ufficiali e 228 uomini del suo equipaggio e tra questi il comandante dell'unità Sommi Picenardi morto due giorni dopo per le ustioni riportate e decorato di Medaglia d'oro al valor militare.
Al termine del conflitto la corazzata venne recuperata per essere riparata e, durante le operazioni di recupero, il 5 agosto 1919 venne ritrovato da un palombaro il cofano contenente la bandiera di combattimento dell'unità. La bandiera era un poco stinta e presentava qualche lacerazione, ma complessivamente era ancora in buono stato. Il cofano e la bandiera sono conservati a Roma al Sacrario delle Bandiere del Vittoriano. il recupero ebbe termine il 17 settembre 1919 ma il progetto della sua riparazione venne abbandonato e l'unità venne venduta per demolizione il 26 maggio 1923.

Cartolina d'epoca, originale ed autentica, non viaggiata.