1870 ca GENOVA Ritratto di adolescente con un libro *Foto GIULIO ROSSI pittore

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C-095774
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1870 ca
GENOVA

RITRATTO DI ADOLESCENTE

Bella fotografia d'epoca che ritrae un'adolescente che regge un libro nello studio del noto fotografo e patriota Giulio Rossi.

In buone condizioni.

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.

NOTA STORICA
GIULIO ROSSI - Attivo a Milano in qualità di dagherrotipista e fotografo fin dalla metà degli anni Cinquanta, si distingue nel decennio preunitario anche per un'accesa militanza patriottica che lo porta a partecipare alle Cinque Giornate milanesi del 1848, alla difesa di Venezia del 1849 e a conoscere le carceri austriache. Nel 1859 prende attivamente parte alla seconda guerra d'indipendenza, proponendosi in seguito al pubblico milanese come "pittore e fotografo" dallo studio di via Bigli, dove si dedica in particolare a ritrarre personaggi appartenenti alla borghesia e alla aristocrazia cittadine. Assiduo sperimentatore di procedimenti chimici inediti e di innovative tecniche di sviluppo e stampa, ottiene importanti riconoscimenti in occasione delle Esposizioni milanesi del 1871 e del 1881. Il successo ottenuto in quegli anni dalla sua attività di ritrattista, affiancata dalla riproduzione di opere d'arte e dalla realizzazione di vedute architettoniche urbane, talvolta utilizzate come basi prospettiche per successive rielaborazioni pittoriche (tecnica in voga sino agli anni Ottanta), gli consente l'apertura di un nuovo studio in corso Vittorio Emanuele (1877) e di stabilimenti fotografici a Genova e Trieste.






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1870 ca
GENOVA

RITRATTO DI ADOLESCENTE

Bella fotografia d'epoca che ritrae un'adolescente che regge un libro nello studio del noto fotografo e patriota Giulio Rossi.

In buone condizioni.

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.

NOTA STORICA
GIULIO ROSSI - Attivo a Milano in qualità di dagherrotipista e fotografo fin dalla metà degli anni Cinquanta, si distingue nel decennio preunitario anche per un'accesa militanza patriottica che lo porta a partecipare alle Cinque Giornate milanesi del 1848, alla difesa di Venezia del 1849 e a conoscere le carceri austriache. Nel 1859 prende attivamente parte alla seconda guerra d'indipendenza, proponendosi in seguito al pubblico milanese come "pittore e fotografo" dallo studio di via Bigli, dove si dedica in particolare a ritrarre personaggi appartenenti alla borghesia e alla aristocrazia cittadine. Assiduo sperimentatore di procedimenti chimici inediti e di innovative tecniche di sviluppo e stampa, ottiene importanti riconoscimenti in occasione delle Esposizioni milanesi del 1871 e del 1881. Il successo ottenuto in quegli anni dalla sua attività di ritrattista, affiancata dalla riproduzione di opere d'arte e dalla realizzazione di vedute architettoniche urbane, talvolta utilizzate come basi prospettiche per successive rielaborazioni pittoriche (tecnica in voga sino agli anni Ottanta), gli consente l'apertura di un nuovo studio in corso Vittorio Emanuele (1877) e di stabilimenti fotografici a Genova e Trieste.