Rina Franchetti anni'30 - Fotoritratto d'epoca

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Bella immagine d'epoca della celebre attrice italiana.

Cartolina postale d'epoca, originale e autentica. Realmente viaggiata, con francobollo presente (10 cent) e timbro di annullo visibile.

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nota biografica: figura tra le più rappresentative del teatro novecentesco, esordì sui palcoscenici nella compagnia di Luigi Pirandello. Al cinema esordì nel 1932 con il film comico Due cuori felici, (1932), di Baldassarre Negroni nella parte di co-protagonista, ma quasi subito scomparve dal grande schermo.

Vi ritornò in maniera più assidua solamente negli anni del dopoguerra, apparendo in pellicole molto famose e particolarmente rappresentative, come La provinciale, (1953), di Mario Soldati o La dolce vita, (1960), di Federico Fellini, in un ruolo di secondo piano ma notevolmente significativo.

Fu inoltre attrice di prosa sotto contratto con la Rai: apparve infatti in numerosi sceneggiati e serie televisive, fra cui, nel 1955 Piccole donne, regia di Anton Giulio Majano, nel 1965 Resurrezione, regia di Franco Enriquez, e, nel 1967, La fiera della vanità, diretta nuovamente da Anton Giulio Majano.

Dalla seconda metà degli anni settanta, la sua carriera cinematografica andò rapidamente declinando.

Voce molto frequente nella prosa radiofonica dell'EIAR e RAI sino dai primi anni trenta, ha lavorato anche in televisione (ad esempio in Orgoglio e pregiudizio, sceneggiato televisivo del 1957).

Per la sua longevità è stata soprannominata la nonna del cinema italiano.

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Bella immagine d'epoca della celebre attrice italiana.

Cartolina postale d'epoca, originale e autentica. Realmente viaggiata, con francobollo presente (10 cent) e timbro di annullo visibile.

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nota biografica: figura tra le più rappresentative del teatro novecentesco, esordì sui palcoscenici nella compagnia di Luigi Pirandello. Al cinema esordì nel 1932 con il film comico Due cuori felici, (1932), di Baldassarre Negroni nella parte di co-protagonista, ma quasi subito scomparve dal grande schermo.

Vi ritornò in maniera più assidua solamente negli anni del dopoguerra, apparendo in pellicole molto famose e particolarmente rappresentative, come La provinciale, (1953), di Mario Soldati o La dolce vita, (1960), di Federico Fellini, in un ruolo di secondo piano ma notevolmente significativo.

Fu inoltre attrice di prosa sotto contratto con la Rai: apparve infatti in numerosi sceneggiati e serie televisive, fra cui, nel 1955 Piccole donne, regia di Anton Giulio Majano, nel 1965 Resurrezione, regia di Franco Enriquez, e, nel 1967, La fiera della vanità, diretta nuovamente da Anton Giulio Majano.

Dalla seconda metà degli anni settanta, la sua carriera cinematografica andò rapidamente declinando.

Voce molto frequente nella prosa radiofonica dell'EIAR e RAI sino dai primi anni trenta, ha lavorato anche in televisione (ad esempio in Orgoglio e pregiudizio, sceneggiato televisivo del 1957).

Per la sua longevità è stata soprannominata la nonna del cinema italiano.