Napoli anni '20 - la festa di Piedigrotta *Animata

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Bella veduta animata della celebre festa della Madonna di Piedigrotta, cosi' come si presentava agli inizi del '900 quando, all'apice del suo successo, veniva celebrata in concomitanza al Festival della canzone napoletana.

Edizione lit. De Luca Gentile - Napoli

Cartolina postale d'epoca, originale e autentica, non viaggiata.

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nota: Piedigrotta è una zona della città di Napoli e deve il suo nome ad una galleria scavata in epoca greca nella collina di Posillipo: la Crypta Neapolitana (detta anche "Grotta di Pozzuoli" o "Grotta di Posillipo").
In tale grotta, secondo una lunga tradizione basata principalmente sul Satyricon di Petronio, venivano officiati riti sacri in onore del dio Priapo nel mese di agosto. Per un breve periodo (I-II sec.d.C.) si aggiunse anche la celebrazione in memoria del poeta Virgilio, sepolto nelle vicinanze. Infine, dal XII secolo tali riti furono sostituiti da una festa in onore della Madonna di Piedigrotta.

La festa visse il suo massimo splendore fra la fine del 1800 e la seconda metà del 1900 quando divenne vetrina della musica partenopea in concomitanza col Festival della canzone napoletana. Fu soppressa negli anni Sessanta del XX secolo per motivi di ordine pubblico, per poi essere ripresa per un breve periodo negli anni '80.
La festa di Piedigrotta era solitamente chiusa dai fuochi a mare, uno spettacolo pirotecnico con fuochi d'artificio sparati da barche ormeggiate nel golfo di Napoli.

Durante la festa di Piedigrotta era solito produrre dalle maggiori editorie dell'epoca (La Canzonetta, Epifani, Bottega dei Quattro, Gennarelli, ecc.) delle audizioni di Piedigrotta. Regina di queste manifestazioni fu Gilda Mignonette (vedi capitolo libro "Gilda Mignonette: Napoli-New York solo andata" di Antonio Sciotti, Ed. Magmata, 2006).

Nel 2007 il comune di Napoli ha ripristinato la festa.

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Bella veduta animata della celebre festa della Madonna di Piedigrotta, cosi' come si presentava agli inizi del '900 quando, all'apice del suo successo, veniva celebrata in concomitanza al Festival della canzone napoletana.

Edizione lit. De Luca Gentile - Napoli

Cartolina postale d'epoca, originale e autentica, non viaggiata.

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nota: Piedigrotta è una zona della città di Napoli e deve il suo nome ad una galleria scavata in epoca greca nella collina di Posillipo: la Crypta Neapolitana (detta anche "Grotta di Pozzuoli" o "Grotta di Posillipo").
In tale grotta, secondo una lunga tradizione basata principalmente sul Satyricon di Petronio, venivano officiati riti sacri in onore del dio Priapo nel mese di agosto. Per un breve periodo (I-II sec.d.C.) si aggiunse anche la celebrazione in memoria del poeta Virgilio, sepolto nelle vicinanze. Infine, dal XII secolo tali riti furono sostituiti da una festa in onore della Madonna di Piedigrotta.

La festa visse il suo massimo splendore fra la fine del 1800 e la seconda metà del 1900 quando divenne vetrina della musica partenopea in concomitanza col Festival della canzone napoletana. Fu soppressa negli anni Sessanta del XX secolo per motivi di ordine pubblico, per poi essere ripresa per un breve periodo negli anni '80.
La festa di Piedigrotta era solitamente chiusa dai fuochi a mare, uno spettacolo pirotecnico con fuochi d'artificio sparati da barche ormeggiate nel golfo di Napoli.

Durante la festa di Piedigrotta era solito produrre dalle maggiori editorie dell'epoca (La Canzonetta, Epifani, Bottega dei Quattro, Gennarelli, ecc.) delle audizioni di Piedigrotta. Regina di queste manifestazioni fu Gilda Mignonette (vedi capitolo libro "Gilda Mignonette: Napoli-New York solo andata" di Antonio Sciotti, Ed. Magmata, 2006).

Nel 2007 il comune di Napoli ha ripristinato la festa.