Bella veduta di dettaglio degli esterni di Villa Falconieri, tra le più belle ville di Frascati.
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Cartolina postale, formato piccolo, autentica, non viaggiata.
In buone condizioni.
Nota storica: La villa era originariamente chiamata Villa Rufina essendo stata costruita da Monsignor Alessandro Rufini. In seguito fu ingrandita da Papa Paolo III intorno al 1546. Nel 1628 Orazio Falconieri acquistò la villa e commissionò il restauro a Francesco Borromini.
Al progetto lavorarono importanti architetti come Antonio da Sangallo il Giovane e lo stesso Borromini. Gli affreschi presenti all'interno sono opera di Pier Leone Ghezzi, Giacinto Calandrucci, Ciro Ferri, Nicolò Berrettoni ed altri ancora. Il parco è costituito da splendidi giardini all'italiana ampliati nel XVII secolo, e con un piccolo lago circondato da cipressi costruito nel XVIII secolo.
Nel maggio del 1907 la Villa fu acquistata dal barone tedesco Ernest Mendelsshon-Bartholdy di Berlino che ne fece dono al Kaiser Guglielmo II. Il 6 aprile 1911 il Principe Guglielmo e la Principessa Clotilde visitarono la villa e decisero di iniziare i lavori di restauro. Qui lo scrittore tedesco Richard Voss visse per 25 anni e scrisse alcuni romanzi quali Villa Falconieri, Febbre romana, Il figlio della Volsca ed altri. Egli chiamò la villa "la mia casa splendente": per queste ragioni Villa Falconieri rimane sempre cara alla comunità tedesca presente a Roma.
Alla fine della Prima Guerra Mondiale la villa venne confiscata dallo Stato Italiano.
Villa Falconieri fu danneggiata dai bombardamenti del 1943-1944 ma un lavoro di restauro magistrale l'ha riportata agli antichi splendori. Villa Falconieri è stata sede del Centro Europeo per l'Educazione (CEDE) fino al 1999, mentre dal 2000 è sede dell'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (INValSI), ora Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.
Villa Falconieri ha ospitato le riprese della fiction Elisa di Rivombrosa-parte seconda, andata in onda su Canale 5 nel 2005; era la residenza napoletana del barone di Conegliano.