1976 GAZZETTA DELLO SPORT Luigi Gino Palumbo FOTO

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1976
8O° de LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cerimonia di premiazione del direttore de La Gazzetta dello Sport, Luigi Palumbo (detto Gino), in occasione dell'ottantesimo anno di fondazione del giornale.

Fotografia d'epoca, originale, autentica.




Nota biografica:
Luigi Gino Palumbo (Cava de' Tirreni, 10 gennaio 1921 29 settembre 1987) è stato un giornalista italiano.
Nacque a Cava de' Tirreni (Salerno) da Amedeo e Rosalia Bellet. Scrisse per la Voce, quindi nel 1949, passò al Mattino. Nel 1953 fondò Sport Sud.
A causa di un articolo di fondo, apparso sul giornale concorrente Roma, e in seguito a una lunga polemica a distanza fu sfidato all'ultimo duello della storia del giornalismo italiano dal conte Antonio Scotti di Uccio, che guidava la redazione sportiva del Roma. Il duello si svolse regolarmente, ma fu rapidamente interrotto.
Nel 1962 venne assunto dal Corriere della Sera, chiamato da Alfio Russo a dirigere la redazione sportiva. Diresse Il Corriere d'Informazione ma si dimise dopo due anni. Nel novembre del 1976 è stato chiamato a dirigere La Gazzetta dello Sport, dove rimarrà fino al 1983. Direttore editoriale dopo la nomina di Candido Cannavò, venne designato alla direzione del Corriere della Sera, ma dovette rinunciare per motivi di salute. Di lui si ricorda la polemica che lo contrappose a Gianni Brera, da cui lo divideva una diversa concezione del gioco del calcio, che aveva il suo simbolo in Gianni Rivera e nelle sue spettacolari intuizioni.

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1976
8O° de LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cerimonia di premiazione del direttore de La Gazzetta dello Sport, Luigi Palumbo (detto Gino), in occasione dell'ottantesimo anno di fondazione del giornale.

Fotografia d'epoca, originale, autentica.




Nota biografica:
Luigi Gino Palumbo (Cava de' Tirreni, 10 gennaio 1921 29 settembre 1987) è stato un giornalista italiano.
Nacque a Cava de' Tirreni (Salerno) da Amedeo e Rosalia Bellet. Scrisse per la Voce, quindi nel 1949, passò al Mattino. Nel 1953 fondò Sport Sud.
A causa di un articolo di fondo, apparso sul giornale concorrente Roma, e in seguito a una lunga polemica a distanza fu sfidato all'ultimo duello della storia del giornalismo italiano dal conte Antonio Scotti di Uccio, che guidava la redazione sportiva del Roma. Il duello si svolse regolarmente, ma fu rapidamente interrotto.
Nel 1962 venne assunto dal Corriere della Sera, chiamato da Alfio Russo a dirigere la redazione sportiva. Diresse Il Corriere d'Informazione ma si dimise dopo due anni. Nel novembre del 1976 è stato chiamato a dirigere La Gazzetta dello Sport, dove rimarrà fino al 1983. Direttore editoriale dopo la nomina di Candido Cannavò, venne designato alla direzione del Corriere della Sera, ma dovette rinunciare per motivi di salute. Di lui si ricorda la polemica che lo contrappose a Gianni Brera, da cui lo divideva una diversa concezione del gioco del calcio, che aveva il suo simbolo in Gianni Rivera e nelle sue spettacolari intuizioni.