Lunga e interessante lettera, interamente autografa, nella quale Luigi Federzoni racconta della sua ferma volontà di tenersi lontano dai giornalisti che lo cercano, con vari stratagemmi, per convincerlo a raccontare le sue memorie (relative al periodo fascista).Federzoni si lamenta di un giornalista con il quale aveva intrattenuto una chiacchierata informale, trasformata e, a suo dire, notevolmente ampliata in una pubblicazione su un settimanale.Busta viaggiata.CONDIZIONI: G (ma piegatura centrale d'epoca)PAGINE: 1 (2 facciate)