1953 ROMA Luciano PALOMBA tra morte STALIN e sconfitta ROMA *Autografo Lettera interamente autografa del giornalista e sceneggiatore Luciano Palomba indirizzata ad Annamaria (detta Kiki o Chicchi) Lazzeri, secondogenita dello scrittore antifascista Gerolamo, per aggiornarla sulle ultime vicende della sua vita e riconfermarle il proprio amore:"... Se non ti ho scritto ciò non è dipeso da scarso interesse per la Vs. Ill. persona... ma soltanto da una serie di fatti imprevedibili quali la morte di Stalin... Penso sempre a quel vagone ferroviario ed ai nostri giorni milanesi. I lunghi discorsi, la pelota e mentre la 'Roma' perdeva, un cuore romano esultava. Sei stata la prima e forse l'ultima, a farmi dimenticare le sconfitte della squadra del core...".In buone condizioni generali (ma piegature d'epoca e lievi gualciture ai margini).8 pagine (4 bianca). originale e autentica 1

1953 ROMA Luciano PALOMBA tra morte STALIN e sconfitta ROMA *Autografo

€40,00
SKU:
C-001752
Disponibilità attuale:
Aggiunta al carrello in corso… L'articolo è stato aggiunto
Lettera interamente autografa del giornalista e sceneggiatore Luciano Palomba indirizzata ad Annamaria (detta Kiki o Chicchi) Lazzeri, secondogenita dello scrittore antifascista Gerolamo, per aggiornarla sulle ultime vicende della sua vita e riconfermarle il proprio amore:

"... Se non ti ho scritto ciò non è dipeso da scarso interesse per la Vs. Ill. persona... ma soltanto da una serie di fatti imprevedibili quali la morte di Stalin... Penso sempre a quel vagone ferroviario ed ai nostri giorni milanesi. I lunghi discorsi, la pelota e mentre la 'Roma' perdeva, un cuore romano esultava. Sei stata la prima e forse l'ultima, a farmi dimenticare le sconfitte della squadra del core...".

In buone condizioni generali (ma piegature d'epoca e lievi gualciture ai margini).

8 pagine (4 bianca).



CONTATTACI

Description
Lettera interamente autografa del giornalista e sceneggiatore Luciano Palomba indirizzata ad Annamaria (detta Kiki o Chicchi) Lazzeri, secondogenita dello scrittore antifascista Gerolamo, per aggiornarla sulle ultime vicende della sua vita e riconfermarle il proprio amore:

"... Se non ti ho scritto ciò non è dipeso da scarso interesse per la Vs. Ill. persona... ma soltanto da una serie di fatti imprevedibili quali la morte di Stalin... Penso sempre a quel vagone ferroviario ed ai nostri giorni milanesi. I lunghi discorsi, la pelota e mentre la 'Roma' perdeva, un cuore romano esultava. Sei stata la prima e forse l'ultima, a farmi dimenticare le sconfitte della squadra del core...".

In buone condizioni generali (ma piegature d'epoca e lievi gualciture ai margini).

8 pagine (4 bianca).