Lettera dattiloscritta, con firma autografa, del celebre soprano Gianna Pederzini, che racconta di aver rifiutato un ruolo alla Scala, per lo scarso tempo di preparazione e per l'opposizione dei comunisti: "[...] Ho risposto picche. Prima, perché sotto le Feste io non ho voglia di rompermi le scatole provando dalla mattina alla sera un'opera di Strauss...In terzo luogo, qualcuno del partito comunista ha fatto qualche obbiezione [...].Busta viaggiata.PAGINE: 1 (2 facciate)FAIR/discreto piegature d'epoca