Istituto del Cancro (dei Tumori)
Rara immagine d'epoca raffigurante un'allora nuovissimo macchinario (da 400.000 kv) per Roentgenterapia installato presso l'Istituto.
Foto Stab. Fotografico S.A. Crimella - Milano
Vera fotografia d'epoca, originale e autentica, completa di timbro datario al verso.
In buone condizioni.
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Nota: la radioterapia si basa sul principio d'indirizzare la radiazione ionizzante sulle cellule cancerogene per danneggiarne il DNA. L'obiettivo che la Radioterapia si prefigge è di ottenere la totale distruzione di una neoplasia, senza indurre alterazioni gravi e irreversibili ai tessuti circostanti. Per garantire questo risultato occorre dunque utilizzare tecniche appropriate avvalendosi di differenti tipi di radiazioni, sia fotoniche (raggi X o raggi gamma ã) o corpuscolari (elettroni, raggi alfa á, protoni, ioni carbonio, ecc.) differentemente distribuite alla sede neoplastica, preservando al massimo le strutture adiacenti.
Tra esse, la radioterapia esterna a fascio collimato si fonda sull'utilizzo di un fascio di radiazioni prodotte da sorgenti situate 'all'esterno del paziente' e viene utilizzata sia con radiazioni fotoniche sia con l'utilizzo di elettroni veloci. Ortovoltaggio: raggi X di bassa energia (roentgenterapia: 'plesioroentgenterapia' e `roentgenterapia non plesio') da macchine di circa 50-500 kV. Altovoltaggio: raggi ã o telecobaltoterapia o TCT,(energia 'media': 1,25 MV), o meglio raggi X (ovvero fotoni X ) solitamente a partire da 4 MV prodotti da acceleratore lineare per Radioterapia. A seconda del loro potenziale gli acceleratori lineari o Linac (che sono spesso `Dual Energy fotoni' : > 4 MV, 6-18 e/o 6-15 e/o 6-10 MV ) possono produrre anche elettroni di diversi livelli energetici (MeV). Gli elettroni hanno una modalità di diffusione della dose differente da quella dei raggi X, poiché data la massima dose ad una profondità che dipende dalla loro energia, la dose va poi molto velocemente a pressoché zero e dunque vengono utilizzati per irradiare tessuti più superficiali, risparmiando quelli più profondi.