1937 VENEZIA Kurt von SCHUSCHNIGG si reca a colazione

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23 aprile 1937
VENEZIA

KURT ALOIS VON SCHUSCHNIGG
COLAZIONE A VENEZIA

Fotografia d'epoca che ritrae il cancelliere federale austriaco Schuschnigg in visita a Venezia, mentre attraversa il centro storico per recarsi a colazione.
Al verso, didascalia dattiloscritta 'Il Cancelliere Schuschnigg recandosi a colazione attraversa una delle calli caratteristiche di Venezia'.

Foto Giacomelli - Venezia

In buone condizioni.

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.

NOTA BIOGRAFICA

Kurt Alois von Schuschnigg (Riva del Garda, 14 dicembre 1897 Mutters, 18 novembre 1977) è stato un politico austriaco. È stato l'ultimo capo del governo austriaco anti-nazista prima dell'Anschluss con la Germania Nazista (1938).
Nato da una famiglia nobile, partecipò alla Prima guerra mondiale e giovanissimo si iscrisse al Partito Cristiano Sociale d'Austria; nel 1922 divenne avvocato a Innsbruck. Divenne Ministro della giustizia (dal 1932 al 1934) nel governo di Engelbert Dollfuss, ucciso dai nazisti austriaci su ordine di quelli tedeschi il 25 luglio 1934, al quale successe alla sua morte nel 1934, restando cancelliere federale fino al 1938. Dopo la rimilitarizzazione tedesca della Renania (7 marzo 1936), Schuschnigg cominciò a preoccuparsi per la sempre maggior invadenza della Germania e scese a patti con Hitler. Convocato il 12 febbraio del 1938 a Berchtesgaden, nella residenza montana di Hitler in Baviera, Schuschnigg si sentì imporre dal dittatore tedesco, pena l'occupazione militare dell'Austria da parte della Germania nazista, l'inserimento di tre filonazisti nel governo austriaco, Gleise-Hortenau alla Guerra, Fischböck alle Finanze e Arthur Seyß-Inquart agli Affari interni.
Inoltre doveva essere revocato il divieto di ricostituzione del Partito Nazista Austriaco. Si trattava di un vero e proprio ultimatum e Schuschnigg firmò le condizioni.
Dopo le dimissioni Schuschnigg, che aveva tentato invano la via dell'esilio, fu imprigionato dai nazisti in una piccola stanza per diciassette mesi, ove fu tormentato dalla SS, sia fisicamente che moralmente, per essere poi inviato nel campo di concentramento di Dachau prima e in quello di Sachsenhausen poi, come rammenta nel suo libro Austrian Requiem.
Trasferito nell'aprile del 1945 in Alto Adige, presso il Lago di Braies in Val Pusteria, non lontano dal paese di Villabassa, luogo di raccolta degl'internati "eccellenti" delle SS, che se ne servirono per trattare la resa con gli Alleati, fu liberato dalle truppe americane il 5 maggio dello stesso anno.
Nel 1947, al termine della Seconda guerra mondiale, si trasferì negli USA, dove divenne professore di Scienze politiche e di Diritto internazionale presso l'Università di Saint Louis nel Missouri a partire dal 1948.
Nel 1968 tornò nella nazione natìa, e qui aderì al Partito Popolare Austriaco (ÖVP).

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23 aprile 1937
VENEZIA

KURT ALOIS VON SCHUSCHNIGG
COLAZIONE A VENEZIA

Fotografia d'epoca che ritrae il cancelliere federale austriaco Schuschnigg in visita a Venezia, mentre attraversa il centro storico per recarsi a colazione.
Al verso, didascalia dattiloscritta 'Il Cancelliere Schuschnigg recandosi a colazione attraversa una delle calli caratteristiche di Venezia'.

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Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.

NOTA BIOGRAFICA

Kurt Alois von Schuschnigg (Riva del Garda, 14 dicembre 1897 Mutters, 18 novembre 1977) è stato un politico austriaco. È stato l'ultimo capo del governo austriaco anti-nazista prima dell'Anschluss con la Germania Nazista (1938).
Nato da una famiglia nobile, partecipò alla Prima guerra mondiale e giovanissimo si iscrisse al Partito Cristiano Sociale d'Austria; nel 1922 divenne avvocato a Innsbruck. Divenne Ministro della giustizia (dal 1932 al 1934) nel governo di Engelbert Dollfuss, ucciso dai nazisti austriaci su ordine di quelli tedeschi il 25 luglio 1934, al quale successe alla sua morte nel 1934, restando cancelliere federale fino al 1938. Dopo la rimilitarizzazione tedesca della Renania (7 marzo 1936), Schuschnigg cominciò a preoccuparsi per la sempre maggior invadenza della Germania e scese a patti con Hitler. Convocato il 12 febbraio del 1938 a Berchtesgaden, nella residenza montana di Hitler in Baviera, Schuschnigg si sentì imporre dal dittatore tedesco, pena l'occupazione militare dell'Austria da parte della Germania nazista, l'inserimento di tre filonazisti nel governo austriaco, Gleise-Hortenau alla Guerra, Fischböck alle Finanze e Arthur Seyß-Inquart agli Affari interni.
Inoltre doveva essere revocato il divieto di ricostituzione del Partito Nazista Austriaco. Si trattava di un vero e proprio ultimatum e Schuschnigg firmò le condizioni.
Dopo le dimissioni Schuschnigg, che aveva tentato invano la via dell'esilio, fu imprigionato dai nazisti in una piccola stanza per diciassette mesi, ove fu tormentato dalla SS, sia fisicamente che moralmente, per essere poi inviato nel campo di concentramento di Dachau prima e in quello di Sachsenhausen poi, come rammenta nel suo libro Austrian Requiem.
Trasferito nell'aprile del 1945 in Alto Adige, presso il Lago di Braies in Val Pusteria, non lontano dal paese di Villabassa, luogo di raccolta degl'internati "eccellenti" delle SS, che se ne servirono per trattare la resa con gli Alleati, fu liberato dalle truppe americane il 5 maggio dello stesso anno.
Nel 1947, al termine della Seconda guerra mondiale, si trasferì negli USA, dove divenne professore di Scienze politiche e di Diritto internazionale presso l'Università di Saint Louis nel Missouri a partire dal 1948.
Nel 1968 tornò nella nazione natìa, e qui aderì al Partito Popolare Austriaco (ÖVP).