1937 TORINO Nuova Casa dell'ONB piazza BERNINI (SUISM) *Fotografia RARA

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C-058407
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10 ottobre 1937
TORINO
piazza Bernini

LA NUOVA CASA CENTRALE DELL'ONB

Rara e pregevole fotografia d'epoca corredata di didascalia manoscritta coeva al verso, che mostra la nuova sede dell'Opera Nazionale Balilla in piazza Bernini, attualmente sede della Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Motorie.

Fotografia Vedo - Roma

In buone condizioni.

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.

NOTA STORICA
I lavori per la costruzione della casa centrale del Balilla iniziano nel 1929 in un'area ceduta gratuitamente dal Comune; l'Opera Nazionale Balilla (ONB) affida il progetto e la direzione dei lavori al giovane ingegnere Costantino Costantini (1904-1982) su raccomandazione dell'ingegner Arturo Ferraris, che ricopre un ruolo di rilievo all'interno del partito fascista torinese.
L'edificio si articola in un corpo centrale di due e tre piani fuori terra e un piano sotterraneo, con prospetto principale affacciato sull'esedra di piazza Bernini da cui si dipartono in modo simmetrico due ali divergenti lungo corso Tassoni e via Medici.
Le scelte compositive e decorative adottate da Costantini rendono questo progetto un efficace esempio di mediazione tra la persistenza della tradizione, con richiami a elementi della classicità (le finestre ad arco sormontate da timpani), e le istanze razionaliste, accolte ancora con favore in questi primi anni del regime.

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10 ottobre 1937
TORINO
piazza Bernini

LA NUOVA CASA CENTRALE DELL'ONB

Rara e pregevole fotografia d'epoca corredata di didascalia manoscritta coeva al verso, che mostra la nuova sede dell'Opera Nazionale Balilla in piazza Bernini, attualmente sede della Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Motorie.

Fotografia Vedo - Roma

In buone condizioni.

Vera fotografia d'epoca, originale, autentica.

NOTA STORICA
I lavori per la costruzione della casa centrale del Balilla iniziano nel 1929 in un'area ceduta gratuitamente dal Comune; l'Opera Nazionale Balilla (ONB) affida il progetto e la direzione dei lavori al giovane ingegnere Costantino Costantini (1904-1982) su raccomandazione dell'ingegner Arturo Ferraris, che ricopre un ruolo di rilievo all'interno del partito fascista torinese.
L'edificio si articola in un corpo centrale di due e tre piani fuori terra e un piano sotterraneo, con prospetto principale affacciato sull'esedra di piazza Bernini da cui si dipartono in modo simmetrico due ali divergenti lungo corso Tassoni e via Medici.
Le scelte compositive e decorative adottate da Costantini rendono questo progetto un efficace esempio di mediazione tra la persistenza della tradizione, con richiami a elementi della classicità (le finestre ad arco sormontate da timpani), e le istanze razionaliste, accolte ancora con favore in questi primi anni del regime.