1937 Stojadinovic patto non aggressione Italia *FOTO

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10 dicembre 1937, Milano
Il Presidente del Consiglio Jugoslavo Stojadinovic firma il patto di non aggressione Italia-Jugoslavia

Immagine d'epoca completa di didascalia manoscritta al verso "Stojadinovic fa omaggio ai martiri della Rivoluzione".

La fotografia riveste particolare interesse ove inserita nel suo contesto. Infatti, malgrado la Jugoslavia fosse il principale artefice della nostre mancate rivendicazioni territoriali dopo la prima guerra mondiale, il governo italiano tentò la via diplomatica per instaurare un legame di cooperazione e di amicizia con il governo di Belgrado. Cosi', grazie alla collaborazione del ministro Stojadinovic, nel 1937 venne firmato addirittura dai due governi un patto di non aggressione, un vero trattato di amicizia dove l'Italia si impegnava a rispettare l'integrità territoriale della Jugoslavia e la Jugoslavia riconosceva il nostro Impero africano ed il nostro ruolo di protagonista sulla scena politica mondiale.
Come noto, però, questo clima di distensione durò poco: dopo l'annessione dell'Austria al Reich il reggente principe Paolo, per tentare di ingraziarsi Hitler, ormai suo vicino di confine, sostituì Stojadinovic alla guida del governo, perché ritenuto troppo filo-italiano, con Cvetkovic di cui era nota la sua simpatia per la Germania nazista.
Fallita l'azione diplomatica, già dal 1939, dopo l'annessione dell'Albania (aprile1939) il nostro Stato Maggiore aveva iniziato a progettare un piano di invasione della Jugoslavia.

Foto Agenzia Argo - Milano

Fotografia d'epoca, originale e autentica.

In buone condizioni.

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10 dicembre 1937, Milano
Il Presidente del Consiglio Jugoslavo Stojadinovic firma il patto di non aggressione Italia-Jugoslavia

Immagine d'epoca completa di didascalia manoscritta al verso "Stojadinovic fa omaggio ai martiri della Rivoluzione".

La fotografia riveste particolare interesse ove inserita nel suo contesto. Infatti, malgrado la Jugoslavia fosse il principale artefice della nostre mancate rivendicazioni territoriali dopo la prima guerra mondiale, il governo italiano tentò la via diplomatica per instaurare un legame di cooperazione e di amicizia con il governo di Belgrado. Cosi', grazie alla collaborazione del ministro Stojadinovic, nel 1937 venne firmato addirittura dai due governi un patto di non aggressione, un vero trattato di amicizia dove l'Italia si impegnava a rispettare l'integrità territoriale della Jugoslavia e la Jugoslavia riconosceva il nostro Impero africano ed il nostro ruolo di protagonista sulla scena politica mondiale.
Come noto, però, questo clima di distensione durò poco: dopo l'annessione dell'Austria al Reich il reggente principe Paolo, per tentare di ingraziarsi Hitler, ormai suo vicino di confine, sostituì Stojadinovic alla guida del governo, perché ritenuto troppo filo-italiano, con Cvetkovic di cui era nota la sua simpatia per la Germania nazista.
Fallita l'azione diplomatica, già dal 1939, dopo l'annessione dell'Albania (aprile1939) il nostro Stato Maggiore aveva iniziato a progettare un piano di invasione della Jugoslavia.

Foto Agenzia Argo - Milano

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