Lunga lettera del barone Luigi Cantono di Ceva alla figlia Polyxène, con la quale discute di una questione ereditaria nella quale rischia di perdere la propria parte: ``... Voi sapevate che fosse intenzione della zia di favorirmi in modo speciale, io era assente, toccava a voi far le mie parti e decidere la zia a provvedervi...mi considero io quale suo erede...''. Autografo di Luigi Cantono di Ceva.
9 pagine
GOOD/buono piegatura centrale d'epoca