1930 TRENTO Castello del Buon Consiglio Trib. Militare

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1930 ca
TRENTO

CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO
TRIBUNALE MILITARE FILZI E BATTISTI

Cartolina postale che raffigura il salone del Castello del Buon Consiglio di Trento, che fu sede del tribunale militare che condannò a morte i patrioti Fabio Filzi e Cesare Battisti.

Ed. Fot. Sergio Perdomi - Trento.

In mediocri condizioni (macchie al verso).

Cartolina postale, autentica, originale, d'epoca, FP, NV.

NOTA BIOGRAFICA
Fabio Filzi (Pisino (Istria), 20 novembre 1884 Trento, 12 luglio 1916) è stato un avvocato irredentista italiano.
Giovane avvocato di Rovereto, ma nato a Pisino, in Istria, entusiasta irredentista, disertò dall'esercito austro-ungarico per combattere, come volontario per l'Italia, nella prima guerra mondiale.
Fatto prigioniero assieme a Cesare Battisti il 10 luglio 1916 fu con lui condotto a Trento, processato e condannato a morte per alto tradimento.
La sentenza fu eseguita tramite impiccagione nella fossa del Castello del Buon Consiglio.
Per il suo eroismo in combattimento e il suo coraggio nel supremo sacrificio, gli viene concessa la Medaglia d'oro al valor militare.


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1930 ca
TRENTO

CASTELLO DEL BUON CONSIGLIO
TRIBUNALE MILITARE FILZI E BATTISTI

Cartolina postale che raffigura il salone del Castello del Buon Consiglio di Trento, che fu sede del tribunale militare che condannò a morte i patrioti Fabio Filzi e Cesare Battisti.

Ed. Fot. Sergio Perdomi - Trento.

In mediocri condizioni (macchie al verso).

Cartolina postale, autentica, originale, d'epoca, FP, NV.

NOTA BIOGRAFICA
Fabio Filzi (Pisino (Istria), 20 novembre 1884 Trento, 12 luglio 1916) è stato un avvocato irredentista italiano.
Giovane avvocato di Rovereto, ma nato a Pisino, in Istria, entusiasta irredentista, disertò dall'esercito austro-ungarico per combattere, come volontario per l'Italia, nella prima guerra mondiale.
Fatto prigioniero assieme a Cesare Battisti il 10 luglio 1916 fu con lui condotto a Trento, processato e condannato a morte per alto tradimento.
La sentenza fu eseguita tramite impiccagione nella fossa del Castello del Buon Consiglio.
Per il suo eroismo in combattimento e il suo coraggio nel supremo sacrificio, gli viene concessa la Medaglia d'oro al valor militare.