Lunga lettera della nobildonna piemontese Maria Cantono di Ceva alla sorella Polyxène, cui racconta della sua vita alla corte del Re d'Italia, esprimendo giudizi sui personaggi che aveva occasione di conoscere:
``...Gli unici brillantismi ai quali mi do sono le corse e i meet di caccia...Come ufficiali c'è Cadorna, Cafasso, Dusmet...Martedì dovevo andare al meet con Marta Patrizi, ma poi lei aveva ballato fino alle 5 del mattino e non aveva voglia di alzarsi...".
Interessante frammento di storia familiare e storia del costume.
In buone condizioni.
6 pagine