1926 Harold Lloyd - Celebre attore Cinema Muto
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# Aroldo e i cowboys (An Eastern Westerner) (1920)
# La sonnambula (High and Dizzy) (1920)
# Harold e l'automobile (Get Out and Get Under) (1920)
# Number, Please? (1920)
# Harold balia (Now or Never) (1921)
# Alla conquista di un cuore (Among Those Present) (1921)
# Lo faccio io! (I Do) (1921)
# Viaggio in paradiso (Never Weaken) (1921)
# Lupo di mare (A Sailor-Made Man) (1921)
# Il talismano della nonna (Grandma's Boy) (1922)
# Dr. Jack (1922)
# Preferisco l'ascensore (Safety Last!) (1923)
# Perché preoccuparsi? (Why Worry?) (1923)
# Tutte e nessuna (Girl Shy) (1924)
# Il re degli scapoli (Hot Water) (1924)
# Viva lo sport (The Freshman) (1925)
# Il re degli straccioni (For Heaven's Sake) (1926).
Ediz. A. Traldi - Milano
Cartolina postale d'epoca, originale e autentica. Realmente viaggiata nel 1926, con francobollo mancante e timbro di annullo chiaramente visibile.
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nota biografica: Harold Clayton Lloyd (Burchard, 20 aprile 1893 - Beverly Hills, 8 marzo 1971) è stato un attore, regista e produttore cinematografico statunitense, stella di prima grandezza nel firmamento Hollywoodiano all'epoca del cinema muto.
All'apice della sua carriera, intorno alla metà degli anni venti, nei panni caratteristici di Harold, occhialuto giovanotto, ambizioso e arrivista, sempre teso alla conquista del successo: sia esso un affare o una donna, esuberante ed ottimista (in perfetta sintonia con lo spirito dell'America dei ruggenti anni venti), pieno di risorse e dalle funamboliche prestazioni nel superare gli ostacoli come nel togliersi dai guai, seppe a lungo rivaleggiare, alla pari, con le altre stelle della silent era: Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harry Langdon, contendendosi i favori del pubblico e il titolo di attore più pagato del momento (nel 1921 arrivò a guadagnare circa 2.000 $ alla settimana).
Oltre duecento i film interpretati, tra muti e sonori, nell'arco di tempo che va dal 1913 al 1947, considerato il re degli scavezzacollo per le ardite interpretazioni che lo vedevano spesso in equilibrio precario in cima a qualche cornicione: il fotogramma che lo ritrae appeso alla lancetta dell'orologio di un grattacielo, sospeso sopra la strada trafficata in Preferisco l'ascensore, (Safety Last), (1923) è celeberrima icona del cinema muto. Per contro l'accusa di un personaggio dallo scarso profilo psicologico, disinteressato alle condizioni emozionali.