1921 IL DOMANI SOCIALE Legge agraria Giuseppe MICHELI

1921 IL DOMANI SOCIALE Legge agraria Giuseppe MICHELI

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27 marzo 1921
IL DOMANI SOCIALE

LAVORATORI DEI CAMPI
LEGGE MICHELI SUI PATTI AGRARI

Copia del settimanale Il Domani Sociale, Organo della Confederazione Italiana dei Lavoratori, dedicato ad illustrare la legge agraria proposta dal ministro Micheli e appena approvata dalla Camera:

"... Essa costituisce un buon passo verso riforme più ardite, che saranno in seguito approvate, e segna già una linea che il legislatore di domani non potrà non seguire... meritano la più ampia lode le disposizione per le terre liberate...".

Con dettagliata discussione delle proposte di legge.

In buone condizioni (piegature; bruniture sparse).

4 pagine.


NOTA DEL REDATTORE:

Giuseppe Micheli entrò come Ministro dell' Agricoltura nel secondo governo Nitti (maggio-giugno 1920) e fu riconfermato nella stessa carica, nel quinto governo Giolitti (luglio 1920- luglio 1921).
A lui si debbono alcune modifiche al disegno di legge parlamentare sulla colonizzazione interna, alla presentazione dei progetti legislativi sui fitti e escomi, e sull' ordinamento forestale; al varo dei decreti legge sul credito agrario e fondiario in Sicilia e in Calabria, per agevolare l'acquisto delle terre da parte dei contadini; del decreto per regolare l'occupazione dei fondi che portò subito, come conseguenza, una tregua nei conflitti in atto e che servì anche ad attuare un certo numero di affittanze collettive ed a regolare le precedenti occupazioni di terre; infine di quello, fortemente innovativo, sulle bonifiche nel Lazio. Il tutto, legato ad una politica agraria imperniata sul decentramento regionale, inteso come effettivo impegno del governo per l'istituzione di organismi efficienti con larghi poteri amministrativi e sufficienti mezzi finanziari.

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27 marzo 1921
IL DOMANI SOCIALE

LAVORATORI DEI CAMPI
LEGGE MICHELI SUI PATTI AGRARI

Copia del settimanale Il Domani Sociale, Organo della Confederazione Italiana dei Lavoratori, dedicato ad illustrare la legge agraria proposta dal ministro Micheli e appena approvata dalla Camera:

"... Essa costituisce un buon passo verso riforme più ardite, che saranno in seguito approvate, e segna già una linea che il legislatore di domani non potrà non seguire... meritano la più ampia lode le disposizione per le terre liberate...".

Con dettagliata discussione delle proposte di legge.

In buone condizioni (piegature; bruniture sparse).

4 pagine.


NOTA DEL REDATTORE:

Giuseppe Micheli entrò come Ministro dell' Agricoltura nel secondo governo Nitti (maggio-giugno 1920) e fu riconfermato nella stessa carica, nel quinto governo Giolitti (luglio 1920- luglio 1921).
A lui si debbono alcune modifiche al disegno di legge parlamentare sulla colonizzazione interna, alla presentazione dei progetti legislativi sui fitti e escomi, e sull' ordinamento forestale; al varo dei decreti legge sul credito agrario e fondiario in Sicilia e in Calabria, per agevolare l'acquisto delle terre da parte dei contadini; del decreto per regolare l'occupazione dei fondi che portò subito, come conseguenza, una tregua nei conflitti in atto e che servì anche ad attuare un certo numero di affittanze collettive ed a regolare le precedenti occupazioni di terre; infine di quello, fortemente innovativo, sulle bonifiche nel Lazio. Il tutto, legato ad una politica agraria imperniata sul decentramento regionale, inteso come effettivo impegno del governo per l'istituzione di organismi efficienti con larghi poteri amministrativi e sufficienti mezzi finanziari.