1916 VILLANOVA D'ASTI Nazzareno SIDOLI su ritratto della signora GALLI Autografo

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1916
VILLANOVA D'ASTI (AT)

NAZZARENO SIDOLI SUL RITRATTO DELLA SIGNORA GALLI
Autografo

Interessante cartolina autografa del noto pittore Nazzareno Sidoli all'amico Ambrogio Agnelli, cui racconta delle opere cui sta lavorando:
"... Ho lavorato attorno ai dipinti in parola; ho creduto però di tenere in prima linea quello della defunta signora Galli... ho abbozzato anche quello de' bimbi...".
La cartolina reca al fronte un'immagine del municipio di Villanova d'Asti.

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FP, VG.

NOTA BIOGRAFICA
Nazzareno Sidoli nasce il 19 luglio 1879 a Rossoreggio di San Bernardino, vicino a Bettola, ma dopo qualche anno, si trasferisce in città, a Piacenza. A quindici anni, nel 1894, si iscrive alla Scuola d'Arte Gazzola dove è allievo di Pollinari e di Stefano Bruzzi; sarà quest'ultimo il suo maestro preferito, quello con cui verrà formandosi un'intesa spirituale ed artistica significativa.
L'evoluzione artistica è assai precoce: nel 1900, a soli venti anni, vince il "Premio di incoraggiamento" presso le Belle Arti di Parma con un dipinto che sarà acquistato dalla Casa Reale Italiana. Poco dopo un'altra sua opera finirà alla Casa Reale Belga.
Il 1902 si può dire sia stato interamente dedicato ad opere nella chiesa di S. Vincenzo, dapprima con la pala d'altare dedicata a S. Ilario, in seguito a lavori nelle navate laterali. Nello stesso periodo espone il ritratto del fratello Pacifico (1868-1963) nell'"Esposizione piacentina".
Nel 1907 dipinge una sala di palazzo Casali e, fra gli altri, il ritratto di Carducci. L'anno successivo, per l'inaugurazione del Ponte partecipa ad una importante mostra ed una sua medaglia d'oro viene donata a Vittorio Emanuele III accompagnata da una pergamena che la riproduce e che lui stesso dipinge.
Con l'inizio della Prima Guerra Mondiale rientra in Italia, operando attivamente all'allestimento, con suoi dipinti, di mostre a favore dei soldati, dei reduci e dei bisognosi. I suoi quadri vengono anche riprodotti in cartoline per essere vendute, incrementando, così, il suo aiuto ai militari al fronte.
In seguito dal 1928 al 1930 ebbe la cattedra di pittura e di plastica presso l'Istituto Gazzola.
Morì il 21 gennaio 1969, oramai quasi privo della vista, a circa novant'anni.

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1916
VILLANOVA D'ASTI (AT)

NAZZARENO SIDOLI SUL RITRATTO DELLA SIGNORA GALLI
Autografo

Interessante cartolina autografa del noto pittore Nazzareno Sidoli all'amico Ambrogio Agnelli, cui racconta delle opere cui sta lavorando:
"... Ho lavorato attorno ai dipinti in parola; ho creduto però di tenere in prima linea quello della defunta signora Galli... ho abbozzato anche quello de' bimbi...".
La cartolina reca al fronte un'immagine del municipio di Villanova d'Asti.

In buone condizioni.

Cartolina postale d'epoca, originale, autentica, FP, VG.

NOTA BIOGRAFICA
Nazzareno Sidoli nasce il 19 luglio 1879 a Rossoreggio di San Bernardino, vicino a Bettola, ma dopo qualche anno, si trasferisce in città, a Piacenza. A quindici anni, nel 1894, si iscrive alla Scuola d'Arte Gazzola dove è allievo di Pollinari e di Stefano Bruzzi; sarà quest'ultimo il suo maestro preferito, quello con cui verrà formandosi un'intesa spirituale ed artistica significativa.
L'evoluzione artistica è assai precoce: nel 1900, a soli venti anni, vince il "Premio di incoraggiamento" presso le Belle Arti di Parma con un dipinto che sarà acquistato dalla Casa Reale Italiana. Poco dopo un'altra sua opera finirà alla Casa Reale Belga.
Il 1902 si può dire sia stato interamente dedicato ad opere nella chiesa di S. Vincenzo, dapprima con la pala d'altare dedicata a S. Ilario, in seguito a lavori nelle navate laterali. Nello stesso periodo espone il ritratto del fratello Pacifico (1868-1963) nell'"Esposizione piacentina".
Nel 1907 dipinge una sala di palazzo Casali e, fra gli altri, il ritratto di Carducci. L'anno successivo, per l'inaugurazione del Ponte partecipa ad una importante mostra ed una sua medaglia d'oro viene donata a Vittorio Emanuele III accompagnata da una pergamena che la riproduce e che lui stesso dipinge.
Con l'inizio della Prima Guerra Mondiale rientra in Italia, operando attivamente all'allestimento, con suoi dipinti, di mostre a favore dei soldati, dei reduci e dei bisognosi. I suoi quadri vengono anche riprodotti in cartoline per essere vendute, incrementando, così, il suo aiuto ai militari al fronte.
In seguito dal 1928 al 1930 ebbe la cattedra di pittura e di plastica presso l'Istituto Gazzola.
Morì il 21 gennaio 1969, oramai quasi privo della vista, a circa novant'anni.