1911 Cesare FANI a SOLIDATI TIBURZI Lettera PERSONALE

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16 gennaio 1911
ROMA

MESSAGGIO PERSONALE DI CESARE FANI ALL. AVV. SOLIDATI TIBURZI
Autografo

Lettera del guardasigilli Cesare Fani all'on. avv. Antonio Solidati Tiburzi, in merito alla posizione di Sofocle Casali:
"...avvertendolo che non ottemperando a tale invito, lo si riterrà decaduto dall'ufficio di Subeconomo dei benefici vacanti di Rieti...".
Su carta intestata del Guardasigilli - Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, con notazione 'Personale'.

Autografo del ministro Cesare Fani.

In buone condizioni.
4 pagine (3 bianche)

Lettera d'epoca, originale, autentica.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
Cesare Fani (Perugia, 5 febbraio 1844 - Palermo, 5 febbraio 1914) è stato un politico italiano, avvocato di fama, 3 volte Sottosegretario all'allora Ministero di Grazia, Giustizia e dei Culti (oggi Ministro della Giustizia) e successivamente Ministro nello stesso Dicastero (1910-1911) nel Governo Luzzatti, nonché Vicepresidente della Camera dei deputati. È stato anche segretario della famosa "Commissione dei Sette" che indagò sullo scandalo della Banca Romana e presidente della "Commissione dei Cinque".

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16 gennaio 1911
ROMA

MESSAGGIO PERSONALE DI CESARE FANI ALL. AVV. SOLIDATI TIBURZI
Autografo

Lettera del guardasigilli Cesare Fani all'on. avv. Antonio Solidati Tiburzi, in merito alla posizione di Sofocle Casali:
"...avvertendolo che non ottemperando a tale invito, lo si riterrà decaduto dall'ufficio di Subeconomo dei benefici vacanti di Rieti...".
Su carta intestata del Guardasigilli - Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti, con notazione 'Personale'.

Autografo del ministro Cesare Fani.

In buone condizioni.
4 pagine (3 bianche)

Lettera d'epoca, originale, autentica.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
Cesare Fani (Perugia, 5 febbraio 1844 - Palermo, 5 febbraio 1914) è stato un politico italiano, avvocato di fama, 3 volte Sottosegretario all'allora Ministero di Grazia, Giustizia e dei Culti (oggi Ministro della Giustizia) e successivamente Ministro nello stesso Dicastero (1910-1911) nel Governo Luzzatti, nonché Vicepresidente della Camera dei deputati. È stato anche segretario della famosa "Commissione dei Sette" che indagò sullo scandalo della Banca Romana e presidente della "Commissione dei Cinque".