1900 ROMA Angelo DE GUBERNATIS troppo sregolato per l'Accademia AUTOGRAFO
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ROMA
NOI SREGOLATI NON POSSIAMO ENTRARE NELLE ACCADEMIE
Autografo ANGELO DE GUBERNATIS
Importante lettera manoscritta, interamente autografa, inviata dal noto studioso e scrittore Angelo De Gubernatis, al collega e amico Antelmo Severini (1828-1909), con il quale sfoga l'amarezza per il mancato riconoscimento del suo genio da parte delle accademie letterarie:
"... ma le Accademie richieggono ingegni misurati, temperati, che non eccedano in nulla da ciò che è volgare; essendo questa la regola, noi gli sregolati non possiamo entrarvi. Rassegnamoci, mio caro; non riusciremo a forzarne le porte, a vincere le apatie e le invidie. Contentiamoci della nostra pochezza sicura...".
Autografo di Angelo De Gubernatis.
In mediocri condizioni (piegatura centrale d'epoca; ingiallimenti vari).
6 facciate
Autografo d'epoca, originale, autentico.
NOTA DEL REDATTORE:
Angelo De Gubernatis (1840 - 1913) è stato uno scrittore, linguista e orientalista italiano. Studiò all'Università di Torino dove fu allievo del latinista Tommaso Vallauri, del letterato Michele Coppino e dello storico Ercole Ricotti. Ancora prima di ottenere la laurea, divenne insegnante presso il locale liceo ginnasio di Chieri e nel 1862, dopo essersi appena laureato, ottenne una borsa di studio a Berlino, dove divenne allievo del linguista Franz Bopp e di Albrecht Weber, insegnante ed esperto di sanscrito. Tornato in patria nel novembre del 1863 ottenne la cattedra di insegnante di sanscrito e glottologia comparata presso l'istituto di studi superiori di Firenze dal 1863 dietro nomina diretta dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione e celebre orientalista Michele Amari. Nel 1865 aderì agli ideali anarchici entrando a far parte del circolo di Michail Bakunin, del quale sposerà la cugina, Sofia Berobrasov. Dopo aver rinunciato alla sua cattedra, verrà tuttavia reintegrato nel 1890, ottenendo la cattedra di sanscrito e letteratura italiana all'Università di Roma. Una parte delle sue collezione di reperti raccolte nei suoi viaggi in India è confluita nel Museo Antropologico di Firenze. Collaborò con numerose riviste Italia letteraria (1862), la Rivista orientale (1867), il Bollettino italiano degli studii orientali (1876), la Revue internationale (1883), e nel 1887 assunse la direzione del Giornale della società asiatica. Nel 1879 pubblicò il Dizionario biografico degli scrittori contemporanei (Firenze, Le Monnier). La sua più grande opera è Storia Universale della Letteratura in 18 volumi (1883-1885). Fu candidato al Premio Nobel per la letteratura.