1889 Onoranze Patrie Roma Capitale! sottoscrizioni

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Richiesta di sottoscrizione inviata dal Comitato Esecutivo Onoranze Patrie (segretario Pietro Marzoli) ai Comuni italiani.

L'occasione ispiratrice dell'iniziativa è la visita a Berlino di Umberto I, che seguiva di un anno quella di Guglielmo II a Roma.

Nella rievocazione (con toni retorici fine ottocento) della calda accoglienza data al sovrano italiano in Germania, si sottolinea in più punti come il popolo tedesco abbia ribaditpo l'intangibilità di Roma quale capitale d'Italia.
Evidentemente la questione era ancora aperta, e gli italiani vedevano con estremo favore qualsiasi riconoscimento del loro diritto sulla città dei cesari.

Ampia descrizione delle modalità di sottoscrizione: i sindaci dovevano far firmare ai cittadini dei cartoncini, le firme sarebbero pi state riportate a stampa su cartoni decorati in stile XVI secolo dallo Studio Artistico Lito-Fotografico di G. Melzi in Milano. Tutti i cartoni dovevano essere riuniti per provincia, ed in fine rilegati insieme in due copie. Una da consegnare a Umberto I e consorte, e la seconda da spedire a Berlino per Guglielmo II.

La sottoscrizione costava 50 centesimi, ed a ogni sottoscrittore sarebbe stato inviato un "quadro allegorico di circostanza a colori, raffigurante il ricevimento del nostro Re alla Corte di Berlino".
Ai Comuni più solerti nel raccogliere le firme (ed il denaro) sarebbe stato invece inviato un "grande ed artistico quadro in cromo pubblicato in questi giorni della dimensione di centimetri 60X80 rappresentante la presa di Roma...... quadro adattissimo per le sale dei Consigli Comunali".

Tipografia Bortolotti di Giuseppe Prato - Milano

Documento originale, d'epoca, autentico.

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Richiesta di sottoscrizione inviata dal Comitato Esecutivo Onoranze Patrie (segretario Pietro Marzoli) ai Comuni italiani.

L'occasione ispiratrice dell'iniziativa è la visita a Berlino di Umberto I, che seguiva di un anno quella di Guglielmo II a Roma.

Nella rievocazione (con toni retorici fine ottocento) della calda accoglienza data al sovrano italiano in Germania, si sottolinea in più punti come il popolo tedesco abbia ribaditpo l'intangibilità di Roma quale capitale d'Italia.
Evidentemente la questione era ancora aperta, e gli italiani vedevano con estremo favore qualsiasi riconoscimento del loro diritto sulla città dei cesari.

Ampia descrizione delle modalità di sottoscrizione: i sindaci dovevano far firmare ai cittadini dei cartoncini, le firme sarebbero pi state riportate a stampa su cartoni decorati in stile XVI secolo dallo Studio Artistico Lito-Fotografico di G. Melzi in Milano. Tutti i cartoni dovevano essere riuniti per provincia, ed in fine rilegati insieme in due copie. Una da consegnare a Umberto I e consorte, e la seconda da spedire a Berlino per Guglielmo II.

La sottoscrizione costava 50 centesimi, ed a ogni sottoscrittore sarebbe stato inviato un "quadro allegorico di circostanza a colori, raffigurante il ricevimento del nostro Re alla Corte di Berlino".
Ai Comuni più solerti nel raccogliere le firme (ed il denaro) sarebbe stato invece inviato un "grande ed artistico quadro in cromo pubblicato in questi giorni della dimensione di centimetri 60X80 rappresentante la presa di Roma...... quadro adattissimo per le sale dei Consigli Comunali".

Tipografia Bortolotti di Giuseppe Prato - Milano

Documento originale, d'epoca, autentico.