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1881 PROSTITUZIONE PATENTATA e REGOLAMENTO - A. Bertani
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SULLA PROSTITUZIONE PATENTATA e il REGOLAMENTO SANITARIO
Lettera del Dottor A. BERTANI ad
Agostino DEPRETIS Ministro dell'Interno
Seconda Edizione riordinata e accresciuta dall'Autore Edita a cura del Comitato Centrale Italiano della Federazione Britannica Continentale Roma, 1881 (76 pp)
L'opera versa in buone condizioni, ma presenta varie macchie e fioriture dovute al trascorrere del tempo
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Nota del Contestualizzatore: violento attacco ad Agostino Depretis, allora Ministro dell'Interno, per l'emanazione delle "Istruzioni provvisorie per regolare il servizio degli uffici sanitari, la riscossione ed il versamento degli introiti" diretto a regolamentare la prostituzione. Dirette e veementi le accuse dell'autore: "Per soccorrere alla morale, Voi istituite, sotto il patronato del Governo e a prò del pubblico erario, degli stabilimenti dove la moralità è celebrata negli eccitamenti sensuali, nelle orgie, nella sazietà del libertinaggio; dove la donna è una merce appaltata e garantita dal Governo a salvaguardia dei dissoluti". E ancora: "Il regolamento che, col pietoso titolo di "sanitario" copre un'organizzazione estesa, costosa, vessatrice della libertà personale, violatrice del diritto comune, dovrebbe necessariamente prefiggersi questi scopi: 1) Di limitare la prostituzione afferrando le donne sospette, registrandole, brevettandole, rinchiudendole in appositi stabilimenti… 2) Di soccorrere alla morale, riparare al pubblico scandalo, sottraendo la prostituta alla libera circolazione e commettendola all'arbitrio della polizia. 3) Di prevenire o almanco limitare la diffusione e la gravezza delle malattie veneree… La vostra firma a quel miserabile provvedimento… con quelle "Istruzioni", di un cinismo finanziario da umiliare qualsiasi più modesta dignità della propria razza, Voi, aprite, regolate un vero mercato di carne umana, un sozzo cespite di guadagno, di cui procurate la maggior fortuna e il sicuro versamento, iscrivendo in bilancio i "proventi sanitari"… così purchè dalla prostituzione venga danaro, il pubblico pudore s'accomodi… La legge di soppressione delle corporazioni religiose ed il regolamento sanitario sono là, testimoni della saviezza del governo!… Io combatto lo Stato che si fa ministro della prostituzione e ne autorizza e tutela l'impresa. Io combatto esclusivamente il governo tenente-postribolo, supremo lenone, gran conduttore dei conduttori delle case di dissolutezza;… epperò combatto il Ministro dell'Interno, che regola gli atti e fa da cassiere ai lupanari".