Lettera autografa del letterato e latinista Zeffirino Re al conte Severino Servanzi-Collio, con il quale si lamenta per l'assistenza alla moglie gravemente malata:"... Mia moglie sta al solito: non si può muovere e le facoltà intellettuali sono lese... Il confessore le dice che farà il purgatorio in questo mondo, ma del purgatorio partecipo io pure, e forse senza merito...".
FAIR/discreto piegature d'epoca