Lettera interamente autografa del letterato e latinista Zeffirino Re al conte Severino Servanzi-Collio, erudito marchigiano con il quale intrattenne una fitta corrispondenza, con racconto di un grazioso aneddoto sulla moglie e il proprio testamento: "... ... feci testamento... lasciava alla moglie quel poco che è in casa, in mercede de' suoi brontolii, solo testava in gratificazione alla vecchia serva un cinque scudi: ciò la moglie sentendo comparve al consesso del notaro... gridando che era troppo... risposi che morisse Ella per me e facesse testamento a modo suo...".
4 pagine (1 bianca) FAIR/discreto piegature d'epoca con lievi strappi al margine destro
