Lettera autografa del latinista e letterato Zeffirino Re inviata al conte Severino Servanzi Collio, suo mecenate. Lo scrittore racconta di essere stato gravemente malato, al punto di essere stato in pericolo di vita: ``…sono scampato anche questa volta… da mortale malattia per cui mi avevano già sacramentato. Le febbri si erano rese quotidiane, ed in ultimo perniciose. Ora, grazie a Dio, son più mesi che mi hanno abbandonato, e vivo con sufficiente salute…''. Molto interessanti le note sulla pubblicazione dei suoi volumi di cui Zefirino Re fa cenno nella sua lettera: ``…ho ripreso la stampa della mia traduzione di Giovenale, e siccome il servirmi del tipografo di Padova reca lungo tempo e maggior dispendio, ho creduto bene di farla terminar qui, sembrandomi che carta e caratteri accompagnino abbastanza… se ne faranno ancora altri quattro fascicoli, assicurati di mese in mese…''. PAGINE: 4 (2 scritte)
GOOD/buono piegature d'epoca; minimi strappi al lato destro
Formato: 21x27 cm