Lettera del negoziante Antonio Mottura, che dopo il fallimento è costretto a proporsi come agente a una nobile famiglia piemontese. Mottura si difende dalle dicerie che le malelingue hanno diffuso sul suo conto: "...ben longi da quel carattere che in cui lo dichiarò, come scialacquatore non solamente del fatto suo ma eziandio quello di altrui, quello giammai dal medesimo praticato, non ostante le moltiplice disgrazie sofferte nella qualità di negoziante...dovrà scacciare ogni inventato raporto da mallevole e non dabbene...".
2 facciate
FAIR/discreto piccolo taglio al margine superiore; piegatura centrale d'epoca