1770 FIRENZE composizione lite monaci BADIA DI AREZZO
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FIRENZE
TENTATIVO DI CONCILIAZIONE NELLA LITE TRA ANTONIO BACCI E I MONACI DELLA BADIA DI AREZZO
Giuseppe Salvetti scrive al canonico Antonio Bacci di Arezzo, in merito alla di lui lite con i monaci della Badia di Arezzo, per comunicargli che non ha ancora presentato la relazione agli Auditori della Camera delle Comunità, in quanto attende
"...la nota delle spese fatte, per vedere se si poteva ultimare quest'affare amichevolmente, come pareva che lo desiderasseo ancora i detti monaci...".
Salvetti conta sulla mediazione di due amici comuni
"...ed io fra tanto non farò cosa alcuna...".
Interessante episodio di storia locale.
In buone condizioni
4 pagine (2 bianche)
Lettera d'epoca, originale, autentica.
![1832 FIRENZE Avvocati di AREZZO non possono fare peggio 17 giugno 1832FIRENZE GLI AVVOCATI DI AREZZO NON POSSONO ESSERE PEGGIORI DI QUESTI Ironica lettera scritta da Brado Seghi a Giuseppe Del Bimbo per informarlo di non esser ancora riuscito a parlare con l'avvocato Pieri a proposito di alcune questioni che lo riguardavano a causa dell'eccessivo attaccamento dell'avvocato a una causa già persa. Seghi chiede di vedere avvocati di Arezzo, perché con i fiorentini è alla disperazione:“...Buia e terribile situazione ha quel signor B. Pieri, che voleva il telegrafo, che dimostrava tant'affanno per la causa persa, ancora non ha pensato a eseguire ciò che fu fissato nella sessione di domenica scorsa. In questa mattina si è fatta una sessione nello studio Pieri con M. Brocchi , il meno che si si sia parlato è stato delle cose mie, e Pieri ha detto che ancor non vi aveva pensato...vi serviate di qualche savio di Arezzo...perché peggio di questi quà non possono fare i Savi di costà...". Interessante testimonianza di storia locale. In buone condizioni4 pagine (2 bianche).Lettera d’epoca, originale e autentica. originale e autentica 1](https://cdn11.bigcommerce.com/s-lokowhqgzp/images/stencil/300x300/products/478444/2359164/imageC-094681_0__57310.1736863089.jpg?c=1 "1832 FIRENZE Avvocati di AREZZO non possono fare peggio 17 giugno 1832FIRENZE GLI AVVOCATI DI AREZZO NON POSSONO ESSERE PEGGIORI DI QUESTI Ironica lettera scritta da Brado Seghi a Giuseppe Del Bimbo per informarlo di non esser ancora riuscito a parlare con l'avvocato Pieri a proposito di alcune questioni che lo riguardavano a causa dell'eccessivo attaccamento dell'avvocato a una causa già persa. Seghi chiede di vedere avvocati di Arezzo, perché con i fiorentini è alla disperazione:“...Buia e terribile situazione ha quel signor B. Pieri, che voleva il telegrafo, che dimostrava tant'affanno per la causa persa, ancora non ha pensato a eseguire ciò che fu fissato nella sessione di domenica scorsa. In questa mattina si è fatta una sessione nello studio Pieri con M. Brocchi , il meno che si si sia parlato è stato delle cose mie, e Pieri ha detto che ancor non vi aveva pensato...vi serviate di qualche savio di Arezzo...perché peggio di questi quà non possono fare i Savi di costà...". Interessante testimonianza di storia locale. In buone condizioni4 pagine (2 bianche).Lettera d’epoca, originale e autentica. originale e autentica 1")
