![1762 ROMA G. Battista PICCALUGA teme per i suoi crediti 15 maggio 1762ROMAGIOVANNI BATTISTA PICCALUGA TEME PER LA RISCOSSIONE DEI CREDITILettera del marchese Giovanni Battista Piccaluga, che si preoccupa per la gestione dei suoi affari e per la riscossione di vari crediti in sospeso, ritardata da alcuni accidenti:"...à prodotto una vera mia inquietudine...onde sebbene da lunedì a giovedì trascorso una tenue flussione di capo mi abbia fatto guardare il letto appena seppi che tre dei debitori erano il giovedì solamente decorso...".Lettera autografa del marchese Giovanni Battista Piccaluga.In buone condizioni (lievi danni da inchiostro e piccolo foro alla prima pagina, che non compromette al leggibilità del testo).4 pagine (2 bianche)Lettera d'epoca, originale, autentica. originale e autentica 1 1762 ROMA G. Battista PICCALUGA teme per i suoi crediti 15 maggio 1762ROMAGIOVANNI BATTISTA PICCALUGA TEME PER LA RISCOSSIONE DEI CREDITILettera del marchese Giovanni Battista Piccaluga, che si preoccupa per la gestione dei suoi affari e per la riscossione di vari crediti in sospeso, ritardata da alcuni accidenti:"...à prodotto una vera mia inquietudine...onde sebbene da lunedì a giovedì trascorso una tenue flussione di capo mi abbia fatto guardare il letto appena seppi che tre dei debitori erano il giovedì solamente decorso...".Lettera autografa del marchese Giovanni Battista Piccaluga.In buone condizioni (lievi danni da inchiostro e piccolo foro alla prima pagina, che non compromette al leggibilità del testo).4 pagine (2 bianche)Lettera d'epoca, originale, autentica. originale e autentica 1](https://cdn11.bigcommerce.com/s-lokowhqgzp/images/stencil/300x300/products/367896/2367792/imageC-097467_0__63838.1736979021.jpg?c=1)
11 settembre 1762
ROMA
QUESTO PAESE ABBONDA DI RAGGIRI
Lettera di bel contenuto, scritta dal romano Giovanni Battista Piccaluga al padrone per cui lavora, esortandolo a disporre del denaro già depositato a Roma e mettendolo ache in guardia contro possibili truffatori:
“... dalla minuta di procura che la magnifica Vostra Signoria Illustrissima dà tutto il libero campo di disporre della partita qui già depositata come più le sarà di piacimento, né resterà a me, che non disdegno di ubbidirle...e solo potranno farmi stare alla veletta, per non dar luogo a raggiri, di cui questo paese abbonda, e ne viva riposato...”.
Interessante frammento di storia locale.
In mediocri condizioni, presenta fori e macchie.
4 pagine (1 bianca)
Lettera d'epoca, originale, autentica.