1743 AREZZO monache cedono benefici non autorizzate

1743 AREZZO monache cedono benefici non autorizzate

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1743
AREZZO

MONACHE ARETINE CEDONO BENEFICI SENZA AUTORIZZAZIONE

L'arcidiacono Giovanni Jacopo Bacci lamenta la decisione delle monache di S. Trinità, S. Maria Novella e S. Benedetto di Arezzo di cedere alcuni benefici senza autorizzazione all'arcidiacono Cratone, al il fine di risparmiare sulle spese di ristrutturazione:
``…hanno fatto libera cessione all'arcidiacono Cratone non solo a titolo di gratitudine per esser egli stato lor benefattore, ma pure anche a motivo di liberarsi delle spese che tal volta occorrono… alle fabbriche delle medesime chiese… una delle quali … ha bisogno d'una dispendiosa restaurazione…''.
Segue la risposta affermativa dell'autorità ecclesiastica redatta in latino e firmata dall'arcivescovo di Arezzo Carlo Filippo Incontri.
Pregevole sigillo su carta con stemma dell'arcivescovo.

Interessante testimonianza di storia ecclesiastica.

In buone condizioni
4 pagine

Documento d'epoca, originale, autentico.

NOTA DEL CONTESTUALIZZATORE
Il convento di Santa Maria Novella di Arezzo rientra nel novero delle corporazioni religiose soppresse dal governo francese nel 1808.

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