1742 FIRENZE Non buttiamo denari a una tal canaglia

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1742
FIRENZE

FULVIO BACCI RACCOMANDA PRUDENZA DOPO AVER PERSO UNA CAUSA

Lettera di Fulvio Bacci al fratello Jacopo, arcidiacono ad Arezzo, nel quale discute di varie questioni patrimoniali e raccomanda estrema prudenza, perché è già stata persa una causa:
"...se vincevo la causa, tornavo anch'io trionfante, ma avendola perduta non vogliamo, né possiamo assolutamente tornare per più motivi, anche vi fossero mille opere e mille musiche, perché quando avessimo denari da buttare a tal canaglia...non vi è bisogno di venirle a cercar costì...".

Interessante testimonianza della gestione patrimoniale interna a una nota famiglia aretina.

In mediocri condizioni (foro in corrispondenza dell'apertura della lettera, che tuttavia non danneggia il testo).
4 pagine (1 bianca)

Lettera d'epoca, originale, autentica.




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1742
FIRENZE

FULVIO BACCI RACCOMANDA PRUDENZA DOPO AVER PERSO UNA CAUSA

Lettera di Fulvio Bacci al fratello Jacopo, arcidiacono ad Arezzo, nel quale discute di varie questioni patrimoniali e raccomanda estrema prudenza, perché è già stata persa una causa:
"...se vincevo la causa, tornavo anch'io trionfante, ma avendola perduta non vogliamo, né possiamo assolutamente tornare per più motivi, anche vi fossero mille opere e mille musiche, perché quando avessimo denari da buttare a tal canaglia...non vi è bisogno di venirle a cercar costì...".

Interessante testimonianza della gestione patrimoniale interna a una nota famiglia aretina.

In mediocri condizioni (foro in corrispondenza dell'apertura della lettera, che tuttavia non danneggia il testo).
4 pagine (1 bianca)

Lettera d'epoca, originale, autentica.